Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano Carrisi e Romina Power, non venne uccisa da Keith Jesperson, serial killer che attualmente è in carcere per 3 ergastoli relativi all’uccisione di 3 donne.
La figlia di Al Bano e Romina, scomparsa misteriosamente, a New Orleans negli anni ’90, dunque, non venne massacrata dal furioso maniaco, che ora sta scontando la sua pena in un penitenziario americano. Jesperson rivelò di aver ucciso anche una ragazza che si chiama Suzanne. Ebbene, la circostanza fece incuriosire gli investigatori, visto che Ylenia, negli Usa, si faceva chiamare Suzanne; inoltre l’identikit della vittima era analogo a Ylenia.
Gli investigatori americani hanno messo a confronto i campioni di Dna prelevati da Al Bano e Romina e quelli della ragazza uccisa in Florida nel 1993, non notando nulla di simile. Quella Suzanne, dunque, non era Ylenia Carrisi. Il caso della scomparsa della figlia dei sue cantanti, dunque, è ancora avvolto nel mistero. Che fine ha fatto Ylenia?
A confermare l’esito negativo del test del Dna è stato anche lo sceriffo Dennis Haley, sottolineando che non sono state trovate uguaglianze. Eppure, in un primo momento, gli inqurenti d’oltreoceano pensavano che la ragazza trucidata nel 1994 da Keith Hunter Jesperson fosse proprio Ylenia. Suzanne somigliava molto ad Ylenia.
Suicidio, omicidio, o altro? Al Bano e Romina non sanno ancora che fine ha fatto la figlia. Ylenia potrebbe essersi tuffata nelle acque del Mississipi e poi annegata; oppure potrebbe essere stata uccisa dal quell’artista di strada carismatico che aveva incontrato a New Orleans, di cui aveva anche parlato al padre, durante una conversazione telefonica.
Ricordiamo che un anno fa i giudici del Tribunale di Brindisi hanno dichiarato la morte presunta di Ylenia Carrisi che, dal punto di vista giuridico, ha gli stessi effetti della morte attestata. In realtà, Al Bano, Romina e i fratelli di Ylenia non hanno ancora ottenuto le risposte a numerosi interrogativi.