Cosa fareste se il prof di vostro figlio, improvvisamente, diventasse una donna? Beh, in una situazione del genere si sono trovati i genitori di alcuni studenti dell’istituto Scarpa-Mattei di San Donà di Piave, in provincia di Venezia. Il prof, un 51enne, si è presentato in classe vestito da donna ed ha detto ai discenti: “Da oggi chiamatemi Cloe”.
In realtà, il 51enne, assistente di fisica, aveva già parlato in classe del suo orientamento sessuale, confessando ai suoi studenti che prima o poi sarebbe diventato donna perché sin da piccolo non si è mai sentito uomo. La confessione in classe generò molte polemiche tra i genitori dei ragazzi. C’è chi aveva anche richiesto l’allontanamento dell’insegnante, come Elena Donazzan, assessore regionale dell’Istruzione.
Nessuno, però, avrebbe pensato che il docente 51enne dalle parole sarebbe passato ai fatti. Un bel giorno, il docente si è presentato in classe indossando vestiti da donna. Gli allievi sono rimasti impietriti e, una volta arrivati a casa, hanno parlato della ‘metamorfosi’ del docente ai genitori. Inutile sottolineare quante polemiche sono scoppiate successivamente al ‘travestimento’ dell’insegnante. Fatto sta che l’istituto non ha adottato ancora nessun provvedimento disciplinare nei confronti del docente travestito.
“Desideravo dimostrare chi sono da quando avevo 5 anni, l’ho fatto perché ora sono di ruolo”, avrebbe detto il prof ai sui studenti.
La Donazzan è allibita e nauseata dal comportamento dell’insegnante, invocando un immediato allontanamento dall’istituto:
“Sono schifata rispetto gli orientamenti sessuali di tutti purché restino nella sfera privata. Se qualcuno vuole travestirsi da donna lo faccia a casa sua”.
La scelta del prof di San Donà di Piave ricorda un po’ quella di Michele Romeo, insegnante di matematica e fisica presso il liceo Einstein di Cervignano, in provincia di Udine. Romeo è molto preparato e si dichiara ermafrodito. Ecco perché il primo giorno di scuola si è presentato in classe con rossetto, trucco, orecchini e borsa da donna, lasciando non poco perplessi studenti e colleghi.
Il prof Romeo ha sollevato un enorme ‘polverone’: molti lo difendono; altri lo ritengono un mero megalomane.
Dalla parte del prof intersessuale si è posta anche la Rete degli studenti medi di Udine, che subito ha diffuso il seguente comunicato:
“Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Romeo, insegnante intersessuale dichiarato che, con grande coraggio, ha spiegato ai suoi alunni la sua condizione. Non bisogna nascondersi o camuffare il proprio aspetto per paura del giudizio del prossimo. Michele ha fatto la scelta giusta e ha messo subito in chiaro di essere ermafrodito. Chi solleva polveroni o minaccia di trasferire i ragazzi perché ‘traumatizzati’ vive nel Medioevo. Di un insegnante si può valutare la didattica, la curiosità che ci trasmette grazie alle sue lezioni, le nozioni creative e la conoscenza, ma non certo il suo sesso. La nostra generazione di studenti combatterà e sconfiggerà per sempre l’omofobia”.
Non la pensa così, invece, Forza Nuova Fvg, che ha espresso la sua opinione mediante la seguente nota, firmata da Simone Mestroni:
“Ostentare e professare la sua ‘intersessualità’ può realmente essere un fattore positivo per i ragazzi con i quali ogni giorno andrà a relazionarsi? Che modello etico pensa di trasferire a giovani di 14 anni presentandosi con gonna e rossetto, ma con la barba del giorno dopo?
Lei è consapevole che la negazione di ogni differenza tra uomo e donna, alla quale lei contribuisce nella sua attività educativa, crea una pericolosissima tabula rasa nell’identità psico-sessuale dei suoi alunni? Non ci aspettiamo una risposta. Sappiamo già che nell’orgia di diritti del terzo millennio, quello di parola a noi poveri omofobi sarà sempre e comunque negato. Noi siamo gli arretrati, gli intolleranti e i sessualmente repressi. No, noi siamo quelli che cercano di non sovvertire il modello familiare e civile finora ritenuto normale, siamo quelli che stanno dalla parte di tutti quei genitori che credono che essere educati da un uomo o da una donna sia il più naturale dei diritti”.
Voi che ne pensate dei prof trans, gay, intersessuali o altro?