Velletri, cane trova ordigno Seconda Guerra Mondiale: artificieri lo fanno brillare

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Sono passati tanti anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale ma non è raro che qualcuno, ancora oggi, ritrovi ordigni inesplosi risalenti a tale periodo. A Velletri, in provincia di Roma, alcuni ragazzini si erano recati in un bosco per giocare e, a un certo punto, hanno visto il cane di uno di essi con un oggetto in bocca: era una bomba a mano risalente alla Seconda Guerra Mondiale!

L’animale, secondo le prime indiscrezioni, ha lasciato l’ordigno vicino ai bimbi, in un parco di contrada Cigliolo. Una donna si è accorta di tutto ed ha subito chiamato la Polizia. Immediato l’intervento su posto degli artificieri, che hanno preso l’ordigno e lo hanno fatto esplodere in un luogo sicuro. Il problema delle bombe inesplose è alquanto grave. L’anno scorso, presso la Sala Nassirya del Senato, si svolse un convegno in tema di ordigni bellici inesplosi. L’evento venne promosso dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, ente che rappresenta e difende le vittime civili di guerra italiane e i loro familiari.

Ogni anno, in tutto il mondo, mine e bombe inesplose causano la morte di tantissime persone. I più fortunati restano gravemente feriti. 3 vittime su 4 sono civili che, inconsapevoli, innescano tali ordigni dopo tanti dalla fine di un conflitto. In Italia, sebbene la Seconda Guerra Mondiale sia terminata 70 anni fa, il tema è decisamente attuale, visto l’elevato numero di ritrovamenti di ordigni in tante città. Si calcola che nel Belpaese, ogni anno, vengano ritrovati più di 60.000 bombe, la maggior parte risalenti al Secondo Conflitto Mondiale. Chi ritrova tali ordigni resta spesso ferito gravemente alle mani o, peggio ancora, muore.

Capita spesso che le vittime degli ordigni inesplosi siano minorenni. Da un recente studio è emerso che in 60 nazioni ci sono oltre 100 milioni di mine. E’ stato calcolato, per fare un esempio, che per sminare totalmente l’Afghanistan, in base ai ritmi odierni, ci vorrebbero oltre 4.000 anni. E’ inammissibile tutto ciò.

Bisogna che le istituzioni di tutti i paesi sensibilizzino i cittadini sull’importanza di fare attenzione agli ordigni inesplosi per evitare altre tragedie. E’ bene che, soprattutto i più piccoli, sappiano come comportarsi quando trovano una bomba inesplosa. E’ inammissibile che, a 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, muoiano ancora persone. Giuseppe Castronovo, presidente dell’Associazione, ha detto che bisogna fare attenzione ai bimbi, visto che tendono a giocare con tutto ciò che trovano; quindi anche con le bombe inesplose. La curiosità, dunque, potrebbe rivelarsi fatale. I bimbi, rispetto agli adulti, rischiano maggiormente di morire o ferirsi gravemente quando scoprono un ordigno.

“Abbiamo creato al nostro interno uno specifico Dipartimento ordigni bellici inesplosi impegnato a condurre ricerche, studi e iniziative sul tema, in Italia e nel mondo, dove sono in atto ancora tanti, troppi conflitti”, ha sottolineato Castronovo.