Truffava Turisti Fingendosi Richard Gere: Scompariva dopo Caparra
Faceva finta di essere il noto attore americano Richard Gere e prometteva ad ignari turisti di affittare case vacanza in varie località turistiche italiane
Diverse persone truffate hanno denunciato il finto Richard Gere che, alla fine è stato bloccato dai poliziotti. L’impostore agiva sempre allo stesso modo: usava documenti di terze persone, che contattava con la scusa di offrire loro un posto di lavoro, per aprire conti correnti a nome altrui. Sui documenti d’identità il truffatore apponeva la foto dell’interprete di “American Gigolò”.
Il falso Richard Gere, insomma, si faceva corrispondere dai turisti una caparra e poi si dileguava. Ora dovrà rispondere di sostituzione di persona, contraffazione di documenti d’identità, falso documentale e truffa aggravata.
Gli investigatori hanno scoperto che il finto Gere avrebbe intascato la bellezza di 100.000 euro. Una truffa che ha fruttato molto a un uomo che, probabilmente, ha grande stima per l’attore di “Ufficiale e Gentiluomo”.
In Italia è aumentato notevolmente il numero delle truffe, complice anche, e soprattutto la crisi economica. Le somme a disposizione degli italiani diminuiscono e accrescono le truffe. Allerta massima, dunque, perché i truffatori sono dietro l’angolo e spesso si presentano come brave persone, ovvero soggetti che vogliono aiutarvi. Sono i raggiri ‘informatici’ quelli che, negli ultimi anni, hanno fatto registrare un sensibile aumento. Il motivo? Semplice, si può imbrogliare da casa, davanti al proprio pc.
Sempreverdi sono le truffe finanziarie e immobiliari. Molte persone, purtroppo, si fidano di sconosciuti che gli promettono far ‘lievitare’ i loro risparmi. La categoria di bersagli preferita dai truffatori è quella degli anziani, specialmente se vivono da soli. Secondo dati del Ministero dell’Interno, dal 2012 al 2014 il numero di over 65 truffati è passato da 300.000 a 340.000. Si tratta di cifre relative, purtroppo, visto che molti anziani, dopo aver subito una truffa, non avvertono i parenti perché si vergognano o, semplicemente, non vogliono che gli altri li ritengano incapaci di vivere in autonomia senza fare danni.