Tributi, Corte Tributaria Provinciale di Lecce dichiara nullità ingiunzioni fiscali Soget
La Corte Tributaria Provinciale di Lecce ha dichiarato la nullità delle ingiunzioni fiscali emesse dalla SO.G.E.T S.p.A. di Pescara, concessionaria per il recupero di tributi del Comune di Lecce e di tanti altri enti locali. La Corte, a quanto pare, ha accolto, con sentenza 2329/05/15 il ricorso di un cittadino di Lecce difeso dall’avvocato Maurizio Villani, annullando così le ingiunzioni emesse dall’agente per la riscossione per un totale di 3.386,50 euro per il recupero dell’I.C.I. relativa agli anni dal 2003 al 2011.
Il Comune di Lecce reputa possibile l’annullamento di tantissime altre
ingiunzioni per tributi comunali emesse dal concessionario deputato a riscuote per diverse amministrazioni locali. Ciò determinerebbe un progressivo svuotamento delle casse di molti comuni. Tutto dipende dalla volontà degli altri contribuenti e quindi dal numero dei ricorsi che, lo ricordiamo, devono essere proposti entro 60 giorni dal giorno in cui viene notificato il singolo atto.
E’ la prima volta che la Commissione Tributaria Provinciale di Lecce ha annullato con una sentenza gli atti ritenuti “inesistenti” nel merito. Si preannuncia, quindi, una ‘pioggia’ di ricorsi simili avverso
ingiunzioni emesse per il recupero di tributi di vari comuni ed enti locali.
Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti ha dichiarato che “poiché si preannunciano potenzialmente migliaia di ricorsi, l’associazione ha messo a disposizione i seguenti recapiti dedicati che dovranno essere contattati tempestivamente per proporre ricorso che dev’essere notificato entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricezione delle ingiunzioni: numero telefonico 3890188131; indirizzo e-mail ricorsisoget@gmail.com”.
Non è un bel periodo per la Soget, visto che, qualche mese fa, è stato iscritto nel registro degli indagati il direttore Gaetano Monaco. L’iscrizione è un atto dovuto. Il 50enne Monaco è indagato per truffa ai danni dello Stato. Lo scopo dell’inchiesta è verificare l’esigibilità di 36 milioni di crediti, tra cui multe, tasse, e affitti delle case popolari, riscossi dalla Soget. Il pm contesta a Monaco il reato di truffa “per aver disposto o avallato pretestuose dichiarazioni di inesigibilità del credito presentate al Comune di Pescara con conseguente ingiusto profitto patrimoniale per la Soget Spa e danno per il Comune”. La Procura, per ora, non è al corrente del personale profitto di Monaco, quindi è facile che il responsabile della Soget si dichiarerà estraneo alla vicenda.
Gli inquirenti si sono recati, mesi fa, anche nella sede tarantina della Soget ed hanno sequestrato molto materiale informatico e tanti documenti che verranno esaminati dagli uomini della Forestale e della Mobile. Forse al termine dell’accertamento si potrà rispondere alla seguente domanda: Quei crediti erano tutti inesigibili o no?