Torino, droga a Piazza della Repubblica: padre si buca davanti al figlio
La droga è una vera piaga sociale Lo è sempre stata e, ancora oggi, continua a rovinare la vita di milioni di persone. C’è la droga perché ci sono gli spacciatori e perché dietro allo spaccio degli stupefacenti c’è un business stratosferico. Insomma, la droga è un tarlo difficile da estirpare da tutte le società. Sta facendo il giro del web un video che ritrae un tossicodipendente, a Torino, che si buca davanti al figlioletto
Un’organizzazione malavitosa gestiva lo spaccio degli stupefacenti a Torino, specialmente nelle zone vicino a piazza della Repubblica. Numerosi i clienti della banda: professionisti, studenti, operai e, appunto, padri di famiglia. Per fortuna, nelle ultime ore, i carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora hanno concluso un’operazione, partita nei mesi scorsi, finalizzata allo smantellamento della banda dedita allo spaccio di droga a piazza della Repubblica.
I militari, secondo le prime informazioni, hanno arrestato 14 persone, tutte africane, e sottoposto 5 persone al provvedimento cautelare del divieto di dimora. Sono state sequestrate, inoltre, 500 dosi di droga, eroina e cocaina, che stavano per essere messe in commercio.
Piazza della Repubblica era diventata una sorta di supermercato della droga. Molte persone, tra cui studenti, si recavano dai pusher, presenti in determinate ore nella celebre piazza, per acquistare gli stupefacenti, consumandoli spesso sul posto.
Una delle scene più inquietanti e drammatiche immortalate dai carabinieri è quella di un padre che si inietta eroina nel braccio con una siringa davanti al figlioletto di pochi mesi, seduto su un passeggino. Vicino a loro un altro drogato che, come se nulla fosse, fa lo stesso dinanzi agli occhi del bimbo.
Come detto, a gestire il supermercato della droga, a Torino, era una banda di africani, molti di essi arrestato nelle ultime ore. Il quartier generale dello spaccio, secondo gli inquirenti, era Porta Palazzo.
Il bimbo immortalato assieme al padre che si buca è stato affidato ai servizi sociali perché anche la madre ha problemi di droga. I militari hanno anche disposto la chiusura di un baracchino gestito da persone originarie dell’Albania poiché rappresentava una sorta di base per gli spacciatori.
Ancora una volta, non possiamo che ringraziare le forze dell’ordine e la giustizia italiana che, ogni giorno, si adoperano alacremente per contrastare i crimini, tra cui lo spaccio di droga.