Se un giorno il ministro per le Riforme costituzionali Maria Elena Boschi volesse lasciare la politica avrebbe un posto nel cinema ‘spinto’, in quanto Tinto Brass ha già una parte per lei
Il celebre regista di film ‘piccanti’ ha reso noto, durante una rassegna organizzata per omaggiarlo, al Vittoriano, di voler lavorare con la Boschi. Brass è contento che, finalmente, la sua arte possa essere osservata e compresa da tutti, dopo anni di censure. La mostra, intitolata “Uno sguardo libero”, permette di conoscere meglio l’arte cinematografica di Tinto, cineasta quasi sempre stroncato dalla censura. Brass ha detto al riguardo:
“Ho passato quasi più tempo nei tribunali che dietro la macchina da presa: 26 film su 27 censurati, tutti tranne ‘La Vacanza’, premio della giuria al Lido”.
La mostra promossa al Complesso del Vittoriano di Roma, “Tinto Brass: uno sguardo libero”, aprirà i battenti domani, 24 febbraio 2016 e terminerà il prossimo 23 marzo. I fan del celebre regista non possono certamente perdersi tale retrospettiva, curata da Caterina Varzi. I visitatori potranno ammirare tanto materiale, come lettere inedite, costumi di scena, foto e copioni. Mai, finora, l’arte di Brass era stata ostentata pubblicamente. Potremmo sintetizzare la mostra proprio con le parole del maestro del cinema ‘osè’:
“La vita è semplice ma complicata dalla paura che le persone hanno della libertà“.
Tinto Brass è stato l’artefice del successo di molte attrici, come Claudia Koll. Quest’ultima, però, ha rivelato l’anno scorso che lavorare con il re del cinema ‘spinto’ fu un grande errore. Dopo aver recitato nel film “Così fan tutte”, infatti, Claudia restò senza lavorare per 2 anni: nessuno la voleva più nel cast. Insomma, Brass ostacolò la carriera della Koll. L’attrice sognava un cinema diverso da quello in cui ‘naviga’ Tinto:
“Io sognavo il cinema vero, quello di Bergman. Feci un grosso errore di valutazione: pensai che mi avrebbe fatta conoscere e invece lo impedì, perché tutti si fermarono al mio corpo, e le uniche chance di lavoro erano dello stesso genere”.