“The Revenant”, Leonardo Di Caprio a Caccia di Oscar: Film più Difficile
Si vocifera che, grazie a “The Revenant”, Leonardo Di Caprio vincerà l’Oscar. Un’interpretazione straordinaria, infatti, quella dell’attore di “Titanic”.
Chissà se i pronostici verranno rispettati? E’ certo, comunque, che “The Revenant”, film diretto da Alejandro Gonzalez Inarritu, è stato il più difficile da interpretare per Leo. Lo ha rivelato proprio lui stesso.
“The Revenant” si ispira alla vera storia di Hugh Glass, un girovago vissuto nell’800 che si vendicò dei suoi amici che lo abbandonarono nella foresta, ritenendolo morto, dopo l’aggressione di un orso.
La pellicola è stata recentemente proiettata a Beverly Hills e, successivamente, Di Caprio ha risposto a molte domande del pubblico.
“E’ stato il film più difficile, credo, cui ognuno di noi abbia mai lavorato… I mesi di preparazione sono stati fondamentali, perché spesso molte cose si perdono dal passaggio dal copione al film. Quindi è stato bellissimo discuterne in anticipo, soprattutto considerando che il mio personaggio non parla molto. E’ stata come una performance in un film muto”, ha detto Leonardo.
Sulla difficoltà delle riprese è intervenuto anche il regista Inarritu, che ha dichiarato:
“Le condizioni lavoravano contro di noi ogni momento”.
Alejandro ha anche sottolineato che la scena dell’aggressione dell’orso è stata girata in un mese perché voleva che i suoni fossero più realistici possibile, ovviamente senza esasperazioni.
In Italia “The Revenant” uscirà il 14 gennaio 2016. Chi ha avuto il privilegio di vederlo ha detto che è un film emozionante, particolare, e con location mozzafiato. Le riprese, lo ricordiamo, sono iniziate ben 5 anni fa. Una lavorazione lunga per un film che, probabilmente, farà incetta di Oscar.
Mai finora, Gonzalez Inarritu e Di Caprio avevano lavorato insieme. Una collaborazione inedita, dunque, per la realizzazione di un film costato 135 milioni di dollari e girato in pessime condizioni. Inarritu ha rivelato, durante un’intervista a Beverly Hills:
“Di solito la violenza non mi interessa ma qui era inevitabile. Volevo capire come quella violenza tocca il protagonista e come lui reagisce… Io mi sento il vero redivivo ma pure un idiota, sono messicano, un uomo dei tropici in mezzo alla neve. Un anno fa Clint Eastwood mi ha detto che gli avevano offerto un western ma doveva girarlo d’inverno e non lo avrebbe fatto. Io non sono così furbo”.
Leonardo Di Caprio ha spiegato che molte cose che si dicono riguardo alle riprese non sono vere:
“Gira voce che abbia dormito dentro una carcassa di animale ma non è vero, il mio personaggio lo fa, non io. La difficoltà vera è stato il freddo, abbiamo girato a meno 15, ci scaldavamo con una macchina per l’aria calda che chiamavamo ‘polipo’. Ma le macchine da presa ogni tanto si bloccavano”.
Il regista messicano ha affermato che era stufo della città. Voleva realizzare un film nella foresta, a contatto con a natura, e così ha fatto. Man mano che passavano i giorni, però, ha compreso che girare film del genere richiede sforzi quasi sovrumani.
Di Caprio è certo che uomini con un’indole come Hugh Glass non nasceranno mai più:
“Non si può paragonare la mia esperienza in ‘The Revenant’ alla vita dei pionieri dell’epoca. Avevano un tempra impensabile per noi del mondo occidentale avanzato. Uomini come Glass, o come l’uomo chiamato cavallo, non se ne fanno più”.