Texas, iniezione letale per ‘killer vampiro’ Pablo Lucio Vasquez
Un’altra esecuzione capitale negli Stati Uniti. Ieri il boia texano ha ucciso con un’iniezione letale Pablo Lucio Vasquez, 38enne che nel 1998 massacrò un ragazzino di 12 anni
Vasquez, reo confesso, alla fine è stato ucciso. L’uomo aveva rivelato di aver ucciso il 12enne e di averne bevuto il sangue perché glielo aveva detto Satana. Nonostante un appello dell’ultima ora, la Corte Suprema non ha sospeso l’esecuzione. Dall’inizio dell’anno, in Texas il boia ha ucciso 6 persone. Ad annunciare la morte di Vasquez è stato il Texas Department of Criminal Justice. Prima dell’esecuzione, Pablo ha detto:
“Mi dispiace per la famiglia di David. Questo è il solo modo con cui mi posso far perdonare. La vostra giustizia è proprio qui”.
Vasquez e suo cugino 15enne incontrarono il 12enne, 18 anni fa, a una festa. Il department of criminal justice ha riferito:
“Pablo Lucio colpì la vittima in testa con un pezzo di tubo e una pala. Il corpo del ragazzino venne sepolto nei pressi di una residenza. Vasquez prese l’anello e la collana della vittima. Quando è stato trovato, il corpo del ragazzo era privo di un braccio, non aveva pelle sulla schiena ed aveva un foro nella parte posteriore della sua testa”.
Tale versione è stata confermata dalla Corte d’Appello americana, che ha aggiunto:
“Vasquez ha ammesso di aver colpito in testa il ragazzo con un pezzo di tubo e di avergli reciso la gola. L’uomo ha anche affermato che lui e il complice hanno trascinato il corpo di Cardenas in un campo per seppellirlo”.
Il 38enne confessò ai poliziotti, durante un interrogatorio, di aver bevuto sangue di David dopo l’omicidio. Un investigatore aveva chiesto a Vasquez il motivo di così tanta crudeltà. Il criminale rispose:
“Il diavolo mi diceva di portarlo via”.
E’ arrivata la fine anche del ‘killer vampiro’ Pablo Lucio Vasquez, un uomo che indubbiamente aveva problemi psichici (era schizofrenico?). Ecco il video in cui l’omicida rivela di aver ucciso perché sentiva strane voci.
Vasquez sentiva dunque voci nella sua testa che gli dicevano di uccidere il ragazzino. Lo riferì anche a suo cugino. Il povero Cardenas venne colpito alla testa, con una pala, ben 5 volte dal cugino di Pablo Lucio. Quest’ultimo, invece, usò un pezzo di tubo. Una scena raccapricciante. Nel 1999, il capo della Polizia di Donna, Miguel Carreon rivelò all’Associated Press:
“Ho visto tanti omicidi e suicidi nella mia vita ma credo che non dimenticherò mai l’omicidio del 12enne David Cardenas”.
Pablo Lucio ha confessato di aver sentito strane voci che gli dicevano di uccidere prima e dopo l’omicidio del ragazzino. Il legale del 38enne, James Keegan aveva cercato di far sospendere l’esecuzione sulla base di errori nella selezione della giuria. In passato l’avvocato aveva messo in evidenza che il suo assistito era malato di mente e quindi non poteva stare nel braccio della morte. La madre di David, Oralia Palacios, rivelò all’AP che Vasquez meritava assolutamente la condanna a morte:
“Merita di morire perché ha ucciso mio figlio. Ha agito come un codardo. Perché non ha trovato qualcuno della sua corporatura?”.
Dopo la condanna, la madre di Vasquez si scusò coi familiari del piccolo David:
“Vorrei porgere le mie scuse alla famiglia Cardenas. Pablo Lucio è stato un buon figlio, era amato dalla famiglia e dagli amici. Non avrei mai creduto che potesse accadere una cosa simile”.
Il complice e cugino di Vasquez, Andres Chapa, è in carcere in quanto condannato a 35 anni di reclusione.