I tatuaggi piacciono agli italiani. Lo testimonia la folta schiera dei tatuati. Negli ultimi anni è notevolmente aumentato il numero delle persone che hanno deciso di farsi uno o più tatuaggi sulla pelle, piccoli e grandi. lo ha sottolineato l’Istituto Superiore di Sanità. I tatuati, in Italia, sono circa 7 milioni
Aumenta il numero delle donne e dei minorenni che si recano da un tatuatore per farsi un disegno indelebile sulla pelle. Soprattutto quando si parla di minorenni, i rischi sono elevati. Bisogna sempre ricordarsi di recarsi in un centro specializzato; non da un tatuatore improvvisato.
Secondo un recente sondaggio, il 20% di chi si è fatto un tatuaggio è pentito e lo vorrebbe rimuovere. Perché? I motivi sono diversi, come l’ispessimento della pelle e le continue infezioni. Occorre riflettere molto prima di farsi un tatuaggio, visto che, dopo vari anni ci si può pentire.
L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica ha reso noto che in Italia, l’anno scorso, ben 12.000 persone hanno deciso di cancellare i tatuaggi che si erano fatti anni prima. Decisamente significative le parole proferite recentemente dal chirurgo plastico Luca Siliprandi: “Togliere un tatuaggio è molto più difficile che farlo, e non sempre è possibile riuscirci. I tatuaggi si fanno spesso da giovani senza pensare che è un segno che ci accompagnerà per sempre. Molti si stufano, cambiano gusti e passioni, e quindi decidono di cancellare il disegno o la scritta. Alcuni lo fanno per lavoro: non avere tatuaggi o piercing è obbligatorio per chi decide di entrare nell’esercito o corpi di Polizia, carabinieri e Finanza”.
Insomma, rimuovere un tatuaggio non è una passeggiata. Bisogna ricordare poi che, così come una gomma non cancella del tutto il segno di una matita, neanche il laser è in grado perfettamente di rimuovere il tatuaggio: c’è sempre il rischio del ‘fantasma del tatuaggio’, ovvero una specie di ombra che resta per diversi anni o per sempre dove si trovava il tatuaggio.