Targhe alterne Roma: blocco fascia verde 16 e 17 dicembre
L’inquinamento, a Roma, ha superato i livelli massimi previsti dalla legge, quindi è stato emanato il provvedimento delle targhe alterne. Le polveri sottili nell’aria, nella Capitale, rappresentano una grave insidia per i residenti, quindi bisogna correre ai ripari
Le targhe alterne a Roma non sono una novità, comunque. I cittadini e i pendolari lo sanno bene. Nelle ultime, però, sui social network stanno impazzando molte polemiche. E c’è chi posta messaggi anche sarcastici.
Oggi, giovedì 17 dicembre, e domani, venerdì 18 dicembre, torneranno le targhe alterne nella ‘fascia verde’ di Roma. Oggi non potranno circolare dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 20.30 i veicoli con targa dispari; domani, invece, lo stop riguarderà quelli con targa pari. Il blocco alla circolazione dei veicoli crea non pochi problemi, però, a chi deve usare i propri mezzi privati per spostarsi e recarsi al lavoro.
Quali targhe circolano oggi a Roma? Lo ribadiamo: nella giornata odierna possono circolare solo i veicoli con targa pari; domani, invece, solo quelli con targa dispari.
Ecco il comunicato diffuso nelle ultime ore dal Comune di Roma:
“A causa del persistere dell’alta concentrazione di agenti inquinanti nell’atmosfera rilevata dalla rete di monitoraggio, il commissario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, ha ordinato l’ordinanza con cui si dispone il traffico a targhe alterne”.
Il Comune di Roma ha ricordato che i veicoli appartenenti alla categoria euro 0 non potranno più transitare nella fascia verde. Quelli, invece, appartenenti alle categorie euro 1 (benzina e diesel) ed euro 2 (diesel) non potranno circolare nella fascia verde fino al 31 marzo 2016. Il divieto vige dal lunedì al venerdì.
La fascia verde di Roma sarà off limits per i veicoli nei prossimi giorni. E’ veramente vasta la fascia verde capitolina, che rappresenta la zona all’interno del Grande Raccordo Anulare, ad eccezione di 4 aree, denominate A, B, C e D.
Chissà se la misura delle targhe alterne, a Roma, farà veramente bene all’ambiente?