Tangenti per entrare nell’Esercito italiano. A Napoli sono finite in manette diverse persone per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di corruzione.
Tangenti fino a 10.000 euro
Per fornire informazioni riservate relative ai test del concorso dell’anno scorso, diversi militari hanno preteso tangenti fino a 10.000 euro. I finanzieri hanno messo in manette nelle ultime ore 4 soldati. Due persone e un membro della Guardia di finanza, invece, sono sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
Pur di vincere il concorso per entrare nell’Esercito, dunque, molte persone hanno sborsato ingenti quantità di denaro. Il blitz della Gdf è iniziato stamane. Perquisizioni personali e locali per cercare prove importanti sulla presunta dazione di denaro ai militari per ottenere le informazioni necessarie per passare il concorso. Le indagini sono dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord.
Gli inquirenti hanno scoperto un robusto articolato sistema di reperimento di informazioni riservate relative ai test somministrati in occasione del concorso per il reclutamento nell’Esercito italiano. I militari, dunque, pur di arrotondare lo stipendio, erano disposti ad accettare tangenti da coloro che avrebbero fatto carte false pur di vincere il concorso.
4 militari ai domiciliari
4 militari e un finanziere si trovano attualmente ai domiciliari. Un soldato, inoltre, è stato sospeso per un anno. L’accusa è certamente pesante. I soldati hanno intascato denaro per fornire informazioni riservate. Tangenti in cambio di favori. Gli investigatori hanno scoperto che i militari finiti in manette hanno ricevuto da un operaio di Napoli ben 10.000 euro in cambio della segnalazione della figlia in occasione delle prove selettive relative al concorso per il reclutamento nell’Esercito italiano.
I soldati hanno palesemente abusato della loro qualifica e violato i doveri inerenti il servizio prestato presso l’Amministrazione di appartenenza, accettando tangenti da persone che speravano in un posto fisso per i figli.
Nuovo scandalo nell’Esercito italiano. Non è la prima volta che una storia di tangenti infanga il mondo militare italiano. Tempo fa, infatti, due colonnelli, Gaetano Mautone e Antonio Crisileo, sono stati arrestati insieme a un imprenditore per una vicenda relativa agli appalti banditi dal Ministero della Difesa per la manutenzione e la ristrutturazione delle caserme. In sostanza, i due ufficiali avrebbero chiesto tangenti all’imprenditore per fargli vincere gare pubbliche.
Quella emersa nelle ultime ore è una storia diversa anche se, comunque, i protagonisti sono sempre gli stessi, ovvero appartenenti all’Esercito italiano. Soldati corrotti che hanno intascato tangenti da persone comuni che auspicavano in un futuro migliore per i figli.