Studi medici aperti 24h/24: novità nella sanità italiana
Una bella notizia per i cittadini italiani sul fronte della sanità. Gli studi medici saranno aperti ogni giorno, anche domenica e festivi, dalle 8 alle 24
Lo studio medico, a breve, diventerà il vero fulcro del sistema sanitario italiano. Perché? Beh, innanzitutto perché resterà aperto praticamente sempre. Gli italiani, inoltre, non dovranno fare più odiose file per pagare i ticket e prenotare visite ai Cup. Tali adempimenti si faranno presto presso gli studi medici. Ciò rappresenterà indubbiamente un grosso vantaggio per le famiglie italiane, che eviteranno di spendere tempo per una prenotazione o un pagamento. L’importante cambiamento nell’ambito della sanità italiana è contenuto nell’Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale, che ieri ha ricevuto l’ok del Comitato di settore Governo-Regioni. Niente più file e agitazione, dunque. Tra i punti più importanti della novità, però, c’è l’assistenza continua del medico di famiglia: gli studi medici saranno aperti dalle 8 alle 24 ogni giorno. E nelle ore notturne? Non preoccupatevi, perché potete contare sul 118. Giacomo Milillo, segretario del sindacato dei medici di medicina generale, ha spiegato:
“Una staffetta che consente di avere più medici disponibili nell’arco della giornata andando a coprire anche fasce orarie come dalle 8 alle alle 10 del mattino o del primo pomeriggio, dalle 14 alle 16, oggi meno coperte e che generano così intasamenti nei pronto soccorsi a discapito di chi ha una vera emergenza”.
I cittadini, dunque, grazie a un nuovo standard organizzativo, potranno recarsi dal medico praticamente sempre, anche in orari finora off limits. Se non c’è il proprio medico di fiducia, il cittadino troverà il suo sostituto. I servizi pediatrici, invece, saranno disponibili dalle 8 alle 20 per 5 giorni la settimana. Prevista anche la nascita di grandi ambulatori dove molti medici si metteranno a disposizione dei pazienti per accertamenti diagnostici, analisi cliniche e chirurgia ambulatoriale. Riguardo ai maxi ambulatori, già presenti, in molte regioni italiane, Milillo ha dichiarato:
“Tali strutture dovrebbero ora diffondersi in tutto il territorio nazionale grazie alla nuova convenzione, sempre che arrivino poi le autorizzazioni regionali. L’atto di indirizzo è un atto doveroso, dopo 6 anni di blocco della convenzione. Aggiustamenti saranno necessari ma il giudizio è positivo. Fermo restando che vigileremo sul rispetto dei livelli occupazionali”.
Plauso anche del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, che comunque spera che la novità non comporti costi per i cittadini. Nelle grandi metropoli, a detta di Milillo, i pazienti dovranno sempre recarsi nel solito studio medico; nei piccoli centri, invece, in assenza del loro medico (fine turno) dovranno andare nello studio medico del sanitario sostituto. Un’importante novità anche per i medici di famiglia che, in futuro, saranno affiancati da altri colleghi e, quindi, saranno meno soggetti a stress e depressione. Sì perché, secondo un sondaggio condotto qualche anno fa, 8 medici di famiglia su 10 sono stati considerati a rischio burn out. Tante ore di lavoro, turni massacranti, riposo zero compromettono le performance dei medici di famiglia a danno dei pazienti. Le novità recenti tendono anche a migliorare la vita dei medici di famiglia oltre che quella dei pazienti. Ancora non possiamo dare un giudizio sulla riforma: bisogna valutare gli effetti dopo l’attuazione.