Si Finse Poliziotto e Stuprò 16enne a Piazzale Clodio: Giuseppe Franco Condannato a 10 Anni di Reclusione

Si spacciò per un appartenente alle forze dell’ordine e stuprò una 16enne nei pressi di piazzale Clodio, a Roma. Oggi il violentatore, un militare della Marina, è stato condannato a 10 anni di reclusione

 

Giuseppe Franco, militare originario della Calabria, si avvicinò a un gruppo di ragazzine, lo scorso 30 giugno, ed esibì un falso tesserino che attestava la sua appartenenza alle forze dell’ordine. Riuscì ad abbindolare la 16enne, portandola in una zona appartata, nei pressi di Casale Strozzi, dove la stuprò. La ragazzina, in lacrime, confessò la violenza e subito le forze dell’ordine si misero alla ricerca dell’energumeno. Dopo neanche un anno è arrivata la condanna di Franco, emessa dal gup Simonetta D’Alessandro.

Dopo l’arresto, il 31enne di Cassano Jonico cercò di discolparsi parlando di un rapporto consenziente. Secondo Nunzia Schirillà, dirigente della IV sezione della Squadra mobile di Roma, invece, la 16enne non era consenziente:

“Si è dovuta fingere consenziente, capendo che quello sarebbe stato l’unico modo per raccontare i fatti. Ma ha dovuto subire lo stupro“.

Ad inchiodare il marinaio calabrese ci sono numerosi video che lo ritraggono prima e dopo le violenze. Indossava bermuda e maglietta quella notte tra il 29 e il 30 giugno 2015. L’uomo ha sempre mentito secondo la Schirillà, mentre la versione dei fatti fornita dalle amiche della vittima dello stupro coincide con quello che emerge dai filmati contenuti nelle telecamere di sorveglianza. Giuseppe Franco non è solamente una persona gretta e brutale, è anche un grande bugiardo. Lo sa anche il gup D’Alessandro, che ha accolto in pieno la richiesta del pm.

Lo scorso luglio il legale di Franco chiese la scarcerazione al Tribunale del Riesame. I giudici, però, rigettarono la richiesta con la seguente motivazione:

“Giuseppe Franco ha una personalità pericolosa, visto il piano architettato. Piano che lo stesso ha portato avanti con pervicacia, nonostante i tentativi delle amiche della ragazza di porvi ostacolo con atteggiamento minaccioso e violento ad ogni tentativo della vittima di opporsi”.