Per chi compie quotidianamente pulizie domestiche alcuni elettrodomestici sono fondamentali; uno di questi strumenti, tra i più utilizzati, è sicuramente la scopa a vapore. La grande competizione che si è creata, nell’ambito del mercato, con le scope elettriche, riguarda tutte le funzioni, le potenzialità e le caratteristiche dei due diversi elettrodomestici. Ma quali sono le caratteristiche da guardare in una scopa a vapore, per scegliere il miglior modello possibile?
Che cos’è una scopa a vapore
Prima di inquadrare che cosa sia precisamente una scopa a vapore, bisogna prima inquadrare precisamente l’ambito degli aspirapolvere, all’interno del quale troviamo robot, normali aspirapolvere a traino, scope elettriche e a vapore e anche mezzi di trasporto.
Un aspirapolvere è uno strumento adibito alla pulizia domestica che, grazie a un motore ventilatore in grado di creare una depressione, è adibito all’aspirazione di polvere e altre particelle. Naturalmente, così come nella maggior parte degli ambiti, anche in questo un grande ruolo è quello del progresso tecnologico: consumo energetico, rumore, funzioni e rendimento hanno subito – nel tempo – un miglioramento sempre più costante, tanto che oggi i migliori modelli di aspirapolvere riescono ad offrire, a chi se ne serve, un’esperienza ottimale con una resa quanto più possibile migliore.
Le differenze tra una scopa elettrica e una scopa a vapore
Tra gli elettrodomestici che sono maggiormente utilizzati, e che creano – di conseguenza – anche una sorta di “competizione” nel settore e nel mercato di riferimento, ci sono sicuramente le scope elettriche e le scope a vapore. Una scopa elettrica è formata da un motore centrale, da un filtro e da un sacchetto per la polvere. Dall’apparecchio vero e proprio, inoltre, fuoriesce un tubo adibito all’aspirazione a cui viene affissa (generalmente) una spazzola, adibita a certi tipi di superfici.
Il funzionamento di una scopa a vapore è differente: le caratteristiche strutturali sono essenzialmente le stesse, anche per quanto riguarda interruttore e impugnatura, ma cambiano le finalità. Il vapore che caratterizza questo tipo di elettrodomestico rende la scopa non soltanto adatta all’aspirazione, ma anche alla pulizia della superficie di riferimento, attraverso il getto di vapore che fuoriesce dallo strumento stesso. Le caratteristiche che rendono preferibile la scopa a vapore a qualsiasi altro aspirapolvere, al di là di rumore e consumo di energia elettrica, sono anche il migliore impatto ecologico e i migliori risultati in termini pratici: nulla, più di una scopa a vapore, può ottenere più pulizia in diverse superfici, perfino tappeti.
Le caratteristiche delle migliori scope a vapore
Per scegliere una scopa a vapore, bisogna guardare a determinate caratteristiche, che rientrano nelle funzionalità principali dell’elettrodomestico. Il sito StrongBoyStyle ha indicato le fondamentali, da prendere in considerazioni per la scelta di uno strumento di questo tipo ( Potete consultare la guida https://strongboystyle.com/scopa-a-vapore/).
Innanzitutto bisogna guardare alle prestazioni offerte, in base all’appartamento che si ha e allo spazio che bisogna andare a pulire quotidianamente: in questo modo si possono avere agevolazioni non da poco. Se si ha poco tempo per effettuare le pulizie, allora la scopa a vapore deve essere molto potente: deve, cioè, portare l’acqua contenuta nel serbatoio a una temperatura elevata per poter permettere alla scopa di funzionare. Un elettrodomestico di 1600 W ci mette appena 15 secondi per completare il processo. E ancora, la temperatura che il mezzo più raggiungere: maggiore sarà, minore sarà lo sporco.
In ultimo, emissione e capacità del serbatoio: si tratta di due caratteristiche da prendere in considerazione se si vuole avere una scopa a vapore davvero pratica per l’utilizzo. Per emissione si intende il getto di vapore regolato in base alle superfici, mentre maggiore sarà la quantità d’acqua contenuta nel serbatoio, minore sarà il numero di volte in cui si deve rabboccare il serbatoio.