La vita è più costosa per i single. Sembra un paradosso ma è così. Rispetto alla vita in coppia, quella dei single, che oggi festeggiano San Faustino, è più dispendiosa
Secondo Coldiretti, la vita dei 7,7 milioni di single italiani costa mediamente il 64% in più rispetto a quella di chi vive in coppia. L’associazione ha diffuso il dato in occasione di San Faustino, protettore dei single, che viene festeggiato il 15 febbraio.
In Italia i single under 45 sono 1,5 milioni, quelli tra 45 e 65 anni sono 2,1 milioni; infine gli ‘scoppiati’ over 65 sono 3,7 milioni (soprattutto vedovi e vedove). Mediamente i single spendono il 45% in più al mese per bevande e generi alimentari.
La maggior parte dei single è rappresentata dagli over 65 a causa dell’invecchiamento. Prima o poi, infatti, marito o moglie viene a mancare e chi sopravvive deve affrontare numerose spese.
“E infatti il 7,4% delle persone sole sopra i 65 anni si trova in una situazione di povertà secondo l’Istat, con la percentuale che sale addirittura al 19,8% nel Mezzogiorno”, spiega Coldiretti.
Questi dati fanno riflettere anche perché negli ultimi anni è aumentato vorticosamente il numero dei single, soprattutto in regioni come la Lombardia. Secondo dati Istat, in Lombardia è aumentato del 37%, nell’arco di un decennio, il numero delle famiglie formate da una sola persona. I nuclei famigliari composti da un solo soggetto ormai rappresentano un terzo delle famiglie.
Costa tanto, troppo, la vita dei single. Nei supermarket le confezioni monodose di alimenti scarseggiano, quindi chi vive da solo è spesso costretto ad acquistare di più rispetto alla reali necessità. La spesa per il cibo, insomma, è il vero ‘tallone d’Achille’ di chi vive da solo.
In genere i single cercano piatti pronti e preferiscono una cucina veloce, però più costosa. La vita dei single, insomma, porta a sprecare molti alimenti e ciò è grave. Coldiretti ha spiegato:
“Un taglio agli sprechi potrebbe contribuire in modo determinante a risollevare molte famiglie dalla povertà”.