Il sindaco di Bucarest (Romania), Sorin Oprescu è finito in manette nell’ambito di un’importante blitz anticorruzione condotto dagli uomini della Direzione nazionale anticorruzione. Le indagini, comunque, vanno avanti perché bisogna fare luce sulla vicenda
Agerpres, agenzia di stampa romena, ha reso noto che gli accertamenti sono concentrati sul municipio di Bucarest, sul centro culturale di Palazzo Brancovian, e sull’Amministrazione del cimitero. Le forze dell’ordine romene stanno anche effettuando perquisizioni nell’abitazione di Oprescu e di altre persone indagate.
La Direzione nazionale anticorruzione ha reso noto che le indagini si riconducono a un’operazione mirata a scovare casi di corruzione nell’ambito del Comune di Bucarest. Secondo gli inquirenti, il sindaco di Bucarest avrebbe intascato tangenti da diverse aziende reclutate dall’Amministrazione comunale. Un’altra ‘vittima eccellente’, dunque, di quella che è stata ribattezzata la ‘tangentopoli romena‘.
Negli ultimi mesi sono stati arrestati personaggi famosi, anche nell’ambito della giustizia, in Romania. Tutti devono rispondere del pesate reato di corruzione. Il legale di Oprescu, intanto, ha negato ogni addebito, sottolineando che il suo assistito è sereno perché non ha mai intascato nulla da nessuno.
La Direzionale nazionale anticorruzione non sta risparmiando nessuno in Romania, tanto che, tempo fa, finì nel suo mirino anche il premier Ponta. Molti, in Romania, condannano l’atteggiamento della Dna, reputandola giustizialista.
Continua, dunque, la lotta alla corruzione in Romania. In verità, la crociata contro i corrotti nelle Pubbliche amministrazioni è stata ‘accelerata’ da quando l’ex sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis, è diventato presidente. La lotta alla corruzione è sempre stato uno dei punti fondamentali di Iohannis.