Colpo di scena i Romania. Il governo di Victor Ponta si è dimesso dopo che ieri, oltre 20.000 persone, sono scese in piazza reclamando le immediate dimissioni dell’Esecutivo. La gente è rimasta sconvolta per l’incendio, avvenuto la scorsa settimana, in una discoteca di Bucarest, che ha causato la morte di 32 persone e tantissimi feriti
Il premier Ponta, i diversi membri del governo e il sindaco del municipio di Bucarest hanno rassegnato le dimissioni, dando ascolto così alle migliaia di persone che ieri si sono riunite nella piazze della capitale romena. Ponta ha giustificato la sua decisione con queste parole: “Rimetto il mio mandato, mi dimetto, e di conseguenza si dimette l’intero mio governo. Ho l’obbligo di constatare la legittima rabbia esistente all’interno della società e di assumermi le mie responsabilità. Spero che le dimissioni mie e del governo servano a riportare la tranquillità nella popolazione”.
Alle parole di Ponta hanno fatto eco quelle del sindaco di Bucarest, Cristian Popescu Piedone, che ha affermato: “Mi assumo la responsabilità morale della tragedia”.
Tantissime persone, ieri sera, hanno sfilato per le vie di Bucarest urlando e chiedendo le dimissioni del premier, dei componenti del Governo e del sindaco, rei, secondo loro, di non aver imposto a chi di dovere, lo svolgimento di accertamenti sulla sicurezza nei locali pubblici come la discoteca andata a fuoco.
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, dopo aver preso atto delle numerosi contestazioni, aveva affermato: “I politici non possono ignorare tale sentimento di rivolta popolare”.
L’incendio, lo ricordiamo, è scoppiato nella discoteca Colectiv di Bucarest, durante un concerto di un gruppo metal. Il rogo ha causato, oltre alle vittime, anche molti feriti, di cui molti versano ancora in gravi condizioni in ospedale. Uno dei titolari del locale è stato arrestato per omicidio colposo poiché si sarebbe disinteressato della sicurezza nella discoteca.
Tra i feriti anche una studentessa napoletana che frequenta l’Università l’Orientale.