Roma, marocchino fugge dal ‘Sandro Pertini’: era detenuto a Rebibbia
Leo Beneduci, segretario dell’Osapp, ha reso noto che un detenuto marocchino si è dato alla fuga durante accertamenti presso il nosocomio romano Sandro Pertini
Il marocchino, detenuto nel carcere di Rebibbia, a Roma, è evaso lo scorso 15 agosto. Qualche giorno prima era stato portato a Roma dal carcere di Viterbo, dove aveva assalito un agente della Polizia Penitenziaria. Il nordafricano, secondo le ultime informazioni, aveva chiesto di essere portato in ospedale perché sentiva male alla spalla. Una volta arrivato al ‘Sandro Pertini‘, però, l’immigrato è fuggito.
Costantino Massimo, segretario generale aggiunto Cisl Fns, ha detto che bisogna subito “rivedere le procedure di invio all’esterno per cure di detenuti, ampliando ulteriormente i servizi sanitari all’interno degli istituti penitenziari oppure costruire opportune strutture esterne tipo reparti detentivi, già in uso nel Lazio presso l’ospedale di Belcolle (Viterbo) o lo stesso Pertini, dove sono ricoverati detenuti con determinate patologie, essendo la sanità gestita direttamente dalle Regioni, al fine di evitare episodi del genere”.
In queste ore, molti nordafricani che si trovano in Italia stanno impensierendo le forze dell’ordine. Un marocchino nudista, ad esempio, è stato portato nel carcere di Montacuto. L’uomo era finito ai domiciliari per tentata rapina: girava nudo per strada e, dopo essere entrato in un bar, aveva rubato varie bottiglie di alcolici. L’uomo avrebbe cercato di reagire anche ai poliziotti, estraendo un piccolo coltello dai pantaloni. Gli agenti, comunque, l’hanno bloccato e messo in manette per tentata rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Invece di finire in galera, però, l’immigrato era stato messo ai domiciliari. Un soggetto del genere, però, difficilmente sa restare in casa senza uscire. La permanenza ai domiciliari è durata poco, quindi. I poliziotti, durante un controllo per le vie del quartiere Pinocchio, hanno notato il marocchino che passeggiava come se nulla fosse e l’hanno portato subito in carcere.
Intanto, a Roma, proseguono le ricerche del nordafricano fuggito dal ‘Sandro Pertini’. Non è la prima volta che un detenuto straniero evade dal carcere. Episodi del genere dimostrano che bisogna rafforzare la sicurezza nelle carceri italiane. Ricordate l’evasione di Taoufik Souilah lo spregiudicato tunisino che, dopo essere evaso dal carcere di Pordenone, violentò una ragazza di 28 anni che aveva trascorso una bella serata al ristorante assieme ai suoi amici? L’episodio risale all’anno scorso. La povera 28enne rincasava proprio nel momento in cui quell’uomo stava fuggendo da carcere. Dopo essere stata sequestrata dall’immigrato, la giovane venne violentata per tutta la notte in una zona solitaria, in macchina. Verso le 6 del mattino, il detenuto immigrato se ne andò, lasciando la 28enne per terra, sola. Nonostante ciò, la giovane riuscì ad allertare le forze dell’ordine. Taoufik venne scoperto ed arrestato poco dopo quel terribile episodio. I militari gli trovarono addosso un biglietto che conteneva indicazioni su come raggiungere l’Ungheria. In tale nazione, fortunatamente, non arrivò mai: ora si trova in un carcere italiano a scontare la sua pena. La 28enne venne subito portata in ospedale: i medici dell’ospedale di Mirano non le riscontrarono ferite, ma lei difficilmente potrà dimenticare lo choc subito.