Si è riaperto il dibattito sulle ‘botticelle’, le tradizionali carrozze romane trainate dai cavalli, dopo che ieri, davanti all’Altare della Patria, a Roma, un cavallo è caduto a terra. Un motorino ha sorpassato la botticella ma il cavallo, impaurito, si è fermato subito ed è piombato a terra, sui sampietrini. Il brutto episodio è avvenuto verso le 13, quando Piazza Venezia era gremita di turisti e romani. Molte persone sono rimaste scioccate alla vista di quel povero cavallo per terra. Per fortuna, l’animale non ha riportato lesioni e fratture: si è rialzato da solo. Sul posto sono arrivati subito le forze dell’ordine, anche per consentire il deflusso delle auto nella zona (si era formata una lunga fila). Molti passanti e soggetti che hanno assistito alla scena hanno immortalato il cavallo riverso, pubblicando la foto sui social. Gli animalisti si sono infuriati alla vista di quella foto, che alimenta le innumerevoli polemiche sulle ‘botticelle’. Maurizio Cioffari (Sel), ad esempio, ha scritto:
“E’ tempo di riaprire un dialogo e di prendere decisioni di buon senso sul tema delle cosiddette botticelle e proprio per questo rivolgo un appello ai candidati sindaco di Roma, Raggi e Giachetti: mettano subito all’ordine del giorno, una volta eletti, la proposta di Delibera Popolare sostenuta dalle associazioni Animalisti Italiani, Ava, Enpa, Avcpp-IoLibero, Lav e Oipa, con la quale migliaia di cittadini firmatari hanno proposto il superamento dell’esperienza delle botticelle e la riconversione delle licenze per i vetturini. Mi auguro che il prossimo Consiglio Comunale di Roma Capitale sappia trovare una giusta sintesi tra quelli che sono i diritti degli animali, la fine dello sfruttamento dei cavalli, il superamento dell’esperienza delle anacronistiche botticelle, incompatibili con il traffico di Roma, e la garanzia di un’occupazione alternativa per gli operatori del settore. Auspico che la delibera di iniziativa popolare possa essere presto approvata al fine di porre in essere tutti gli atti amministrativi utili per deliberare il divieto di esercitare l’attività delle botticelle nel territorio del Comune di Roma Capitale; deliberare la decadenza delle attuali licenze; ricollocare professionalmente gli operatori proponendo loro occupazioni alternative; deliberare l’acquisto dei cavalli non più utilizzati per la trazione ed il loro trasferimento presso i ricoveri esistenti nelle Aziende Agricole Comunali e/o del Corpo Forestale dello Stato. Roma sia davvero Capitale del cambiamento e delle civiltà”.
E’ giusto, secondo voi, che le botticelle scorrazzino ancora per le vie del centro storico della Capitale? Molti, animalisti in primis, sostengono che i cavalli siano sottoposti a numerose vessazioni e sforzi; senza calcolare che le botticelle rappresentano un pericolo per gli automobilisti e i centauri. Gli animalisti hanno accertato che le stalle dove si trovano i cavalli che, ogni giorno, partono da Testaccio e si recano nel centro di Roma, sono sporche. Gli animali vivono in luoghi angusti, nauseanti, e per giunta sequestrati due anni fa. Come mai i cavalli si trovano ancora nei locali dell’ex mattatoio che sono stati sequestrati? Com’è possibile tutto ciò? 41 vetturini, qualche mese fa, sono stati indagati per maltrattamento di animali: facevano vivere i loro amici a quattro zampe in stalle piccolissime e senza finestre. Quei poveri animali, insomma, vedevano la luce sono quando uscivano, ovvero lavoravano per le vie del centro della ‘città eterna’.
Nonostante il sequestro delle stalle dell’ex mattatoio, ancora i vetturini portano i loro cavalli in tali ricoveri insicuri e degradati. E’ prevista la realizzazione di nuove stalle nei pressi di Villa Borghese ma ancora nessuno si è messo al lavoro. Le botticelle, ogni giorno, continuano a fare la spola tra Testaccio e il centro di Roma.