Un nuovo caso di maltrattamenti in una scuola materna. Una maestra 61enne è finita ai domiciliari per aver offeso e picchiato più volte i piccoli alunni di una scuola di Rimini
Gli agenti hanno arrestato l’insegnante 61enne per maltrattamenti in classe. La turpe condotta della donna è stata acclarata mediante i video ripresi dalle telecamere di sorveglianza collocate in classe dopo la segnalazione degli abusi fatta da una collega. Dai filmati emerge un comportamento a dir poco agghiacciante della maestra, che non si esimeva dallo schiaffeggiare i piccoli che non riuscivano, ad esempio, a tirarsi su i pantaloni o raggiungere in tempo locali dove lei aveva deciso di raggruppare i bimbi. La 61enne aveva un atteggiamento decisamente violento in classe: urlava e terrorizzava i bimbi. Nel 2010 la donna era stata sospesa per il suo comportamento aberrante; poi, però, era tornata in servizio. Dopo numerosi accertamenti e i filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza, il gip Fiorella Casadei ha emesso un’ordinanza di custodia cautela nei confronti della maestra brutale che maltrattava spesso e volentieri i piccoli. A segnalare le condotte violente della maestra era stata una collega, sconvolta da tutti quei ceffoni, sculacciate, e botte che dava ai ragazzini. Quel comportamento rendeva ansiosi e paurosi i bimbi. Ricordiamo che terrorizzare bimbi piccoli, nella fase dello sviluppo, possono causare gravi danni psichici.
Il perito nominato dal Ministero ha detto che condotte analoghe a quella tenuta dalla maestra di Rimini sono tali da generare danni fisici, e soprattutto psicologici, gravi ai bimbi che, in futuro, potrebbero avere problemi comportamentali e ad instaurare relazioni sociali. L’ordinanza di custodia cautelare emessa nelle ultime ore è dovuta al fatto che la maestra potrebbe reiterare gli abominevoli e dannosi gesti in classe, indubbiamente, pregiudizievoli per lo sviluppo psico-fisico dei minori. L’episodio è simile a quello balzato agli onori delle cronache nei giorni scorsi, ovvero la vicenda degli abusi nel “Nido del Parco”, scuola nel quartiere Aurelio-Boccea di Roma. Una maestra picchiava e offendeva continuamente i piccoli, costringendoli a mangiare anche se non volevano. Dai filmati si nota la donna che mette le mani sulla bocca dei bimbi per non farli vomitare. Scene da brivido che la dicono lunga su quello che avviene in molti asili italiani. Quello che è emerso ultimamente, a nostro avviso, è solo la punta dell’iceberg in quanto molti abusi non vengono segnalati alle autorità. Molti genitori hanno chiesto, di recente, l’introduzione in tutte le scuole delle telecamere di sorveglianza per monitorare il comportamento degli insegnanti in classe ed evitare, così, episodi di maltrattamenti come quelli di cui abbiamo parlato negli ultimi tempi. Siamo stufi di riportare storie di maestre che maltrattano e umiliano bimbi in classe. I genitori devono stare sempre attenti a mutamenti, anche lievi, del comportamenti dei piccoli che frequentano nidi o scuole materne. Maestre brutali e violente in classe, infatti, provocano disagi emotivi e comportamentali nei minori che, inevitabilmente, mutano comportamento. Una maestra che maltratta i propri alunni non solo abusa dei mezzi di correzione ma rischia di contribuire a formare un adulto alienato.