Ragusa news: immigrati ghanesi cadono in bacino artificiale
Immigrati stavano pescando
Brutto incidente a Ragusa, dove due ghanesi, Isaka Grameni e George Aminou, di 28 e 26 anni, sono annegati in un bacino artificiale. Secondo le prime indiscrezioni, gli africani stavano pescando nei paraggi assieme ad altri connazionali. Stavolta, in Sicilia, la morte degli immigrati africani non è stata dovuta ai continui sbarchi ma a una fatalità. Pare che a cadere prima nell’acqua sia stato Aminou. Subito l’amico Grameni ha cercato di salvarlo ma, a causa della fanghiglia, è caduto anche lui. Gli altri ghanesi hanno tentato di salvare i connazionali ma ogni sforzo è stato vano. Sul posto sono arrivati subito i carabinieri, gli operatori del 118, i vigili del fuoco e i subacquei di Palermo.
Morte per annegamento
L’iter mirato a recuperare i corpi dei due ghanesi si è concluso stamane, verso le 5. Il medico legale ha confermato la morte per annegamento dei due immigrati. I carabinieri hanno avviato iniziato ad indagare sull’episodio in modo da ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Ragusa, come molte altre città italiane, vive il dramma dei continui flussi di migranti che arrivano dall’Africa. Secondo dati Frontex c’è stato un incremento del 40%, nel 2016, degli sbarchi di immigrati provenienti dall’Africa. Il problema immigrazione è grave a Ragusa. Molti clandestini hanno iniziato addirittura ad occupare case sfitte e case estive. In realtà, come ha precisato il consigliere comunale Angelo Laporta, non si tratta di ladri ma di ‘inquilini abusivi” che, quando sono stati notati in casa, sono subito scappati. Una famiglia di Ragusa, tempo fa, ha trovato la sua casa estiva piena di migranti che, impauriti, si sono dati alla fuga. Non solo i volontari, ma anche le forze dell’ordine devono lavorare giorno e notte a Ragusa per assistere i migranti, tra cui molti bimbi e donne incinte, e monitorare la situazione. Gli scafisti spesso si nascondono tra i clandestini, quindi è arduo scoprirli.