Quali Cibi Possono Essere Consumati dopo la Scadenza? Ecco la Lista
In tempo di crisi molte persone sono portate a consumare alimenti anche dopo la loro scadenza. Ebbene, non è un’abitudine dannosa per la salute, in quanto vi sono cibi che possono essere tranquillamente consumati anche dopo la data di scadenza indicata sull’etichetta
Abbiamo spesso sentito dire che i cibi non consumati entro la data di scadenza indicata dall’etichetta vanno gettati. Beh, ciò è vero in parte. Esistono infatti alimenti che si possono mangiare anche dopo la scadenza. The Indipendent sottolinea che esiste un sito in cui si possono acquistare cibi scaduti a metà prezzo. Il ‘padre’ del progetto è Dan Cluderay, che ha elencato i cibi che possono essere consumati anche dopo la scadenza.
Ecco la lista:
- Patatine (il sale le fa conservare per molto tempo)
- Ketchup (si conserva a lungo purché tenuto in frigo)
- Yogurt (potete consumarlo anche dopo 6 settimane dalla scadenza)
- Cioccolato (si conserva bene grazie allo zucchero)
- Formaggio a pasta dura o stagionato (se notate muffa rimuovetela con un coltello)
- Latte (si può consumare se non emette odore nauseabondo)
- Pane (va gettato solo se presenta muffa; se diventa duro, invece, basta riscardarlo un po’ al forno)
- Uova (immergetele in un recipiente pieno d’acqua: se affondano sono buone)
- Frutta e verdura (possono essere sempre consumate, purché non siano ammuffite e molle)
- Riso (si può consumare anche dopo anni dalla data di scadenza, specialmente se mantenuto sottovuoto)
Ovviamente, i consumatori devono esaminare bene i cibi scaduti prima di consumarli e rammentare le parole dell’esperto di alimentazione e dirigente di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Domenico Pignone:
“In generale la scadenza è un fatto merceologico che riguarda soprattutto i produttori e i distributori. Non rispettarla, quindi, non significa automaticamente mettere in pericolo la propria salute. Ci sono dei cibi, infatti, che possono essere consumati in sicurezza anche dopo la scadenza. Per alcuni, il massimo che può succedere è di perdere determinate caratteristiche e, quindi, se consumati sporadicamente non hanno conseguenze dannose sull’organismo”.