Preti Pedofili: Cardinale Pell Ammette Responsabilità Chiesa
Molti preti, in passato, hanno abusato di minorenni. Anche oggi, purtroppo, molti religiosi violentano piccoli. Non sono supposizioni ma è quanto ha ammesso nelle ultime ore il cardinale George Pell, prefetto degli Affari economici del Vaticano
Il cardinale australiano è stato sincero ed ha riconosciuto che, finora, la Chiesa ha occultato storie di molestie subite dai bimbi e commesse dai sacerdoti. Dopo aver evidenziato che la Chiesa ha spesso rigettato denunce “in scandalose circostanze”, Pell ha affermato che ora si sta cercando di ‘riparare’ gli errori, anche se non è facile. In Australia, secondo il cardinale, la gente è amareggiata e diffidente nei confronti dei preti e della Chiesa. Ieri Pell, in una sala conferenze dell’Hotel Quirinale, a Roma, ha risposto a numerose domande relative ai bimbi stuprati dai sacerdoti.
Presenti alla deposizione dell’ex arcivescovo di Melbourne e di Sydney anche 14 vittime degli abusi. Una di esse, David Ridsdale, arrivato a Roma grazie a una raccolta fondi per le vittime degli abusi commessi dalla Chiesa, ha detto dopo essere entrato nell’hotel:
“Abbiamo bisogno che il Vaticano si alzi e si assuma la sua responsabilità, invece di nascondersi dietro ai procedimenti legali, e ci aiuti a sanare il futuro. Non vogliamo che ci siano altri sopravvissuti, vogliamo essere gli ultimi. Questo è il nostro messaggio”.
Il cardinale Pell è stato accusato molte volte di aver coperto molti abusi commessi dai religiosi quando era arcivescovo in Australia, ordinando il trasferimento dei preti da una parrocchia all’altra. Pell si sarebbe macchiato della grave infamia di aver trasferito in varie parrocchie un prete che avrebbe commesso moltissimi abusi, ovvero Gerald Ridsdale. Una delle vittime delle violenze, Stephen Woods, aveva detto che sarebbe stato meglio se Pell avesse testimoniato in un luogo aperto come l’ambasciata australiana, dove avrebbero potuto guardarlo:
“Deve essere in un posto dove non sia controllato, dove i suoi avvocati non siano controllati. In tal modo egli sarà spinto a dare risposte migliori rispetto al solito ‘non ricordo'”.