#PrayForBelgium, la solidarietà alle vittime di Bruxelles corre sul filo dei Social
Su Twitter, i due lati dell’orrore, i due fronti di una guerra che si sta scrivendo giorno dopo giorno. Da un lato, il modo di vivere occidentale. Dall’altro, la politica del terrore che ha il preciso scopo di impedirci di essere semplicemente occidentali, semplicemente liberi. Da un lato i Twitt di odio del Califfato. Dall’altro, quelli pieni di amore di tanti studenti, ragazzi, mariti, figli, madri, nonni che esprimono la solidarietà alle famiglie delle vittime e a tutti coloro che oggi hanno sperimentato sulla propria pelle la guerra. La guerra. Si sa che non finirà. A questo punto, forse, si può solo scegliere da che parte stare e, se devo scegliere, difendo la mia identità ed il mio modo di vivere. Il modo di vivere di un Occidente che, ingenuamente, credeva nell’integrazione.
#PrayForBelgium, il twitt di vicinanza a Bruxelles. Il timore che un giorno cambi solo la città ma non il cordoglio ci fa sentire tutti meno equilibrati, tutti meno sicuri che il mondo sia un posto ancora meraviglioso in cui vivere.