Porsche non responsabile della morte di Paul Walker

Porsche non è responsabile della morte di Paul Walker, compianto attore morto insieme all’amico Roger Kodas, 3 anni fa,  in un terribile incidente stradale

 

 

 

 

 

 

I giudici californiani hanno dunque stabilito, in uno dei 3 processi civili intentati dai parenti delle vittime del pauroso incidente stradale avvenuto il 13 novembre 2013, che Porsche non si può ritenere responsabile del funesto episodio. I magistrati della corte californiana hanno asserito che non è stata sufficientemente provata l’assenza dei sistemi di sicurezza nel momento dell’impatto che causò la morte di Walker e Kodas. La decisione delle ultime ore, comunque, non influirà l’esito degli altri due processi intentati dal padre e della figlia del protagonista di “Fast & Furious”, secondo cui la Porsche Carrera GT su cui viaggiavano Walker e Kodas non era dotata di “sistemi di sicurezza montati su auto da corsa o anche sui modelli stradali anche meno costosi”. La figlia e il padre di Paul Walker sono certi che la vettura era priva sicuramente dei sostegni laterali delle portiere, di un punto di fuga del carburante e del sistema di controllo della stabilità. Nel momento del tragico incidente, l’attore era seduto sul sedile del passeggero. Prima di prendere fuoco, l’auto andò a schiantarsi contro un palo della luce e un albero.

Da un’indagine svolta nel 2014 dagli investigatori di Los Angeles, è stato scoperto che la vera causa dell’incidente stradale che costò la vita a Paul Walker e al suo amico fu l’alta velocità; inoltre non vennero rilevate anomalie dal punto di vista della meccanica. Gli pneumatici, forse, erano un po’ usurati. Lunedì scorso, dunque, il giudice Philip S. Gutierrez ha respinto le richieste formulate dalla vedova di Roger, secondo cui Porsche non aveva avvertito circa le scadenti protezioni dagli impatti laterali. Il giudice ha scritto:

“La querelante non ha fornito alcuna prova sulla responsabilità del convenuto”.

La moglie di Kodas ha fatto sapere che impugnerà la sentenza del giudice californiano. L’avvocato di Paul Walker, Jeff Milan, ha spiegato:

“I problemi sono diversi poiché il caso federale è stato presentato a nome di Roger Rodas, ovvero il conducente della Porsche Carrera GT morto sul colpo. Paul Walker, invece, era un passeggero… La figlia dell’attore lotterà per evitare che Porsche continui a vendere vetture difettose”.

La Polizia californiana accertò che l’auto su cui si trovavano Walker e Rodas viaggiava a circa 94 miglia all’ora in una zona dove il limite massimo di velocità è 45 miglia all’ora. La figlia di Paul Walker, però, non demorde, ritenendo che Porsche sia la causa del decesso del padre. Le cinture di sicurezza, secondo lei, impedirono al padre di fuggire mentre l’auto prendeva fuoco. Porsche, dal canto suo, ha più volte rispedito le accuse al mittente, sostenendo che all’attore piaceva modificare le auto, quindi è probabile che abbia modificato anche quella di Rodas. Il legale di Meadow Walker ha chiosato tale ricostruzione così:

“E’ deplorevole che Porsche stia cercando di scaricare le proprie responsabilità incolpando la vittima, Paul Walker, della sua stessa morte… Se Porsche avesse progettato un’auto con adeguate misure di sicurezza, Paul sarebbe ancora vivo, avrebbe girato ‘Fast & Furious 8’ e Meadow avrebbe avuto suo padre, che adorava”.