PARMIGIANO REGGIANO, RUBATE OLTRE 2000 FORME: FOGGIANI ARRESTATI
C’è chi ruba auto, chi gioielli, chi orologi e chi forme di Parmigiano Reggiano. Avete letto bene. Una banda di Foggia era specializzata nel furto del celebre formaggio italiano. Le forze dell’ordine, per fortuna, hanno smantellato la banda, i cui componenti dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata al furto
Fondamentali per lo smantellamento della banda specializzata ne furto di forme di Parmigiano Reggiano sono stati i poliziotti di Modena. I delinquenti avrebbero trafugato, tra novembre 2013 e gennaio 2015, oltre 2.000 forme custodite negli stabilimenti e nei magazzini di stoccaggio. Hanno preso parte al blitz che ha portato all’arresto dei membri della banda anche gli uomini delle Squadre Mobili di Foggia, di Modena, e di Cremona. Pare che la combriccola abbia rubato anche molto pesce surgelato e crostacei. Il valore della refurtiva si aggira sui 785.000 euro.
I membri della banda del Parmigiano Reggiano sono quasi tutti di origini foggiane. I colpi erano pianificati nei minimi dettagli ed erano preceduti da numerosi sopralluoghi negli stabilimenti ubicati in zone del Centro-Nord. Ognuno aveva la sua mansione durante i colpi, proprio come una vera e propria catena di montaggio. Lo scopo era rubare tante forme di Parmigiano Reggiano. La banda, per mettere a segno i colpi, si avvaleva di vetture, mezzi pesanti, strumenti sofisticati, smartphone con schede intestate ad altre persone e numerose armi da fuoco.
La Coldiretti si è complimentata con la Polizia di Stato, ricordando che “il Parmigiano Reggiano è il formaggio più rubato al mondo non solo perché viene sottratto da caseifici, magazzini e supermercati, ma anche per il furto di identità che subisce quotidianamente nei diversi continenti… Se nei supermercati è spesso oggetto di taccheggio, negli stabilimenti e nei magazzini a colpire sono vere e proprie bande organizzate che lo rivendono poi al mercato nero senza adeguate garanzie qualitative, ma anche provocando un crollo dei prezzi sul mercato a danno dei produttori che stanno affrontando una situazione di grave crisi che mette a rischio il futuro del prestigioso formaggi. A preoccupare è anche il fatto che la produzione di falsi Parmigiano Reggiano e Grana Padano nel mondo ha sorpassato per la prima volta quella degli originali nel 2014 per effetto della moltiplicazione selvaggia delle imitazioni in tutti i continenti”.
Nel mondo esistono veramente tante riproduzioni del Grana e del Parmigiano Reggiano; basti pensare al ‘parmesan’, che ha ottenuto il riconoscimento di miglior formaggio negli States o al reggianito argentino. La Coldiretti sottolinea a riguardo: “E sono solo alcuni degli esempi di falsificazioni portate in piazza che tolgono spazio di mercato al prodotto originale. Se gli Stati Uniti sono i ‘leader’ della falsificazione con le produzioni in Wisconsin, California e New York, le imitazioni sono molte diffuse dall’Australia al Sud America ma anche nei Paesi emergenti, mentre sul mercato europeo ed in Italia sono arrivati i cosiddetti similgrana di bassa qualità spesso venduti con nomi di fantasia che ingannano i consumatori sulla reale origine che è prevalentemente di Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Estonia e Lettonia”.
Povero Parmigiano Reggiano: verrà ‘soffocato’ dalle sue riproduzioni?