Parigi: poliziotti uccisi da combattente Isis, figlio salvo
L’ombra dell’Isis incombe ancora su Parigi. Nelle scorse ore, un uomo, presunto jihadista, ha ucciso un poliziotto e la sua compagna. Il terrorista è stato ucciso dalle forze speciali al termine di un lungo negoziato. Nella Francia blindata anche per Euro 2016, un membro dello Stato Islamico è riuscito ancora una volta a seminare panico e morte. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis ma, precedentemente, era stato lo stesso uomo a dichiarare di essere un “combattente del Califfato”. Il terrorista ha dapprima ucciso un ufficiale di Polizia; poi si è chiuso nella sua abitazione ed ha preso in ostaggio la moglie e il figlio di 3 anni. Le forze dell’ordine francesi, dopo una lunga ed inutile trattativa con l’energumeno del Califfato, hanno deciso di chiamare le forze speciali. Nel giro di pochi minuti, il terrorista è stato freddato. Quando sono entrati nella casa del poliziotto, gli agenti hanno trovato anche il cadavere della compagna. Per fortuna, il bimbo era salvo. Il dramma è avvenuto a Magnanville, nel dipartimento delle Yvelines. Il miliziano dell’Isis ha dapprima inferto 9 coltellate al poliziotto 42enne; poi si è recato nella sua casa ed ha preso in ostaggio la moglie e il figlioletto. Sembra che le forze speciali abbiano ucciso il combattente del Califfato per legittima difesa: è stato proprio lui il primo a fare fuoco.
Il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve si è detto triste per l’accaduto, complimentandosi con le forze speciali, che hanno dimostrato, la scorsa notte, di avere sangue freddo. Vincent Lescloum, procuratore della Repubblica di Versailles, ha affermato che il bimbo è salvo ma scioccato. Le due vittime erano poliziotti. Stamane Cazeneuve è atteso nei commissariati di Magnanville e Mureaux, dove prestavano servizio moglie e marito, uccisi la scorsa notte dallo spietato jihadista. All’Eliseo, stamani, è in programma una riunione incentrata sulla sicurezza in Francia e sul rischio attentati, sempre più forte anche a causa di Euro 2016. Il terrorista si chiamava Larossi Abballa ed aveva 25 anni: 3 anni fa era finito in manette perché ritenuto appartenente a una ‘costola’ dell’Isis operante tra Francia e Pakistan.
Cazeneuve, nel corso di una riunione d’emergenza, ha confermato che l’attentato di ieri sera a Parigi è stato messo a segno da un miliziano dell’Isis. L’episodio ha sconcertato ancora una volta la Francia: come è possibile che l’uomo sia stato così libero di agire ed uccidere la coppia di poliziotti. E’ assurdo che in un momento di massimo dispiegamento di forze dell’ordine, in concomitanza anche di Euro 2016, un terrorista abbia potuto concretizzare il suo piano criminoso. Il dramma è avvenuto dopo due giorni dalla strage jihadista ad Orlando, in Florida. Il presidente francese Hollande ha assicurato che verranno compiuti capillari accertamenti sul duplice omicidio “incontestabilmente terrorista”. Jean-Baptiste Salvint, vice comandante della Polizia giudiziaria, è stato accoltellato ieri sera da un uomo che urlava “Allah Akbar”. Il terrorista si è poi diretto verso la casa di Salvint, sequestrando la compagna, poi trovata morta dagli agenti. Una storia di follia e sangue, quel sangue che l’Isis sta spargendo in tutto il mondo da un bel po’ di tempo. Relativamente all’uccisione di Abballa, il portavoce del ministero dell’Interno, Pierre-Henry Brandet ha detto:
“Quando è stato chiaro che il negoziato non poteva dare risultati, si è deciso di passare all’azione”.