Once Upon A Time Quarta Stagione: Recensione 4×20, destini e confini
– ONCE UPON A TIME 4X20– Il destino si può modificare per capriccio o per vendetta, ma, alla fine, tutti i nodi vengono al pettine. Il destino, una volta modificato, intreccerà le vite delle sue protagoniste, in un’ingarbugliata riscrittura di presente e passato. Regina sembra non poter avere l’agognato lieto fine, a causa di un passato di oscurità e soprusi, mentre il destino di Emma e’ solo la conseguenza delle scelte avventate di coloro che, tradizionalmente, sono sempre stati considerati i buoni delle favole. Scegliere la vendetta e’ una via facile, quasi quanto spedire una bambina in un’altra epoca e strapparla alla madre. Le infanzie private e solitarie sono la culla di ogni violenza e Lily potrebbe essere la bomba ad orologeria pronta a trasformare Storybrooke in un libro delle fiabe mai letto. Se davvero Emma si convincesse della non purezza dei suoi genitori, la sua luce potrebbe venir meno e le storie di ognuno dei personaggi di Storybrooke potrebbero divenire pagine oscure di un nuovo libro in cui il male vince sul bene.
Col destino non si gioca, ma Emma sta vacillando sul confine proibitivo che separa le scelte giuste e quelle sbagliate, quelle che Lily, a causa sua, ha sempre fatto. Solo una cosa unisce Emma e Lily: Snowwhite ed il Principe Azzurro, riscoperti, nella quarta stagione, anti-eroi, capaci di scelte e vendette molto più crudeli di qualsiasi cattivo delle fiabe, perche’, se un cattivo potrebbe non aver coscienza, una scelta sbagliata in coscienza e’ la più infame delle crudeltà.
Allearsi ad una tradizione di finti buoni o riscrivere un eroico libro basato sulla realtà? Emma e’ la salvatrice. Lo e’, forse, in primis, del destino dei suoi genitori.