Omega-3 e invecchiamento

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invecchiamento e cervello

L’invecchiamento è un argomento che interessa l’intera popolazione mondiale, infatti anche a livello mondiale si può osservare un forte aumento della percentuale di persone anziane. La sfida dell’invecchiamento della popolazione ha come obiettivo quello di migliorare il più possibile gli ultimi anni di vita degli individui. Gli acidi grassi Omega-3 sono ormai generalmente riconosciuti come potenziali sostanze chiave per prevenire le condizioni patologiche associate al processo di invecchiamento, come la demenza senile. Ma ora vediamo quali sono i benefici Omega-3.

Ci sono tre diversi tipi di Omega-3: DHA, EPA e ALA, che sono grassi polinsaturi. I primi due sono generalmente definiti grassi essenziali, in quanto l’organismo non può produrli da sé ma deve assumerli per mezzo dell’alimentazione. Questi grassi si trovano nei semi di soia e lino, nelle alghe e nel pesce,o  in alternativa si posso assumere le capsule di olio di pesce.

Gli oli di pesce contengono il potenziale per il mantenimento della massa muscolare. Infatti tra i 35 e 70 anni di età la maggior parte delle persone perde circa un terzo della propria massa corporea magra, sopratutto quella muscolare.

Supplementi di omega-3 possono rallentare l’invecchiamento cellulare nelle persone anziane con decadimento cognitivo lieve, secondo i risultati di uno studio recente.

DHA (acido docosaesaenoico) è stato associato ad una ridotto accorciamento dei telomeri, sequenze di DNA alla fine dei cromosomi che accorciano le cellule.

L’invecchiamento e la durata delle normali cellule sane sono collegate al cosiddetto meccanismo di telomerasi, che limita le cellule ad un numero fisso di divisioni.

Quando i telomeri sono totalmente consumati, le cellule vengono distrutte (apoptosi). Precedenti studi hanno anche riferito che i telomeri sono molto sensibili allo stress ossidativo.

È sempre più evidente che il danno specifico alle estremità telomeriche di cromosomi è uno degli eventi che provoca l’ invecchiamento accelerato, declino cognitivo e malattie neurodegenerative.

I risultati di uno studio condotto dai ricercatori della University of California, San Francisco indicando che elevati livelli ematici di acidi grassi omega-3 possono rallentare l’invecchiamento cellulare in persone con malattia coronarica.

Alcuni studi hanno mostrato come alti livelli di acido grasso omega-3 nel sangue possono dare un valido aiuto alla longevità, soprattutto quelli derivati dall’assunzione di pesci. Si ricorda ad esempio lo studio che ha avuto luogo in Norvegia. I ricercatori hanno misurato i livelli ematici di acido grasso omega-3 in 254 anziane di circa 82 anni, osservando appunto che le persone con livelli ematici di omega-3  avevano meno probabilità di sviluppare la demenza.

Gli studi e la metodologia impiegata mancano peró di prove sufficienti per stabilire conclusioni definitive sugli effetti degli acidi grassi omega-3 sul metabolismo dell’invecchiamento senza condizioni patologiche. Gli anziani che prendono l’olio di pesce possono trarre diversi benefici per la salute. Questi benefici includono una riduzione del rischio di malattie coronariche, una minore possibilità di morire di malattie cardiache e livelli di trigliceridi ridotti. Inoltre l’olio di pesce può essere utile per aiutare a rallentare la progressione della malattia di Alzheimer e altre forme di demenza negli anziani.

Consumare troppo olio di pesce può essere pericoloso per gli adulti più anziani. L’olio di pesce è probabilmente sicuro quando viene preso in dosi di 3.000 milligrammi o meno giornalieri. Tuttavia, gli adulti di tutte le età, inclusi gli anziani, che consumano una dose giornaliera di oltre 3.000 milligrammi di olio di pesce, possono incorrere in rischi di sanguinamento, nausea e bruciori di stomaco e sanguinamento del naso.