Offeso e Picchiato perché Nero: Bullismo in Scuola Pugliese

Bullismo in Puglia. Un ragazzino di 11 anni è stato picchiato da alcuni compagni nei bagni della scuola e in un parcheggio perché nero

 

Un altro episodio di bullismo, coniugato al razzismo, in Italia. E’ stata la madre dell’11enne, figlio di un calciatore, a sporgere denuncia. La donna si era insospettita per il comportamento del figlio che, improvvisamente, era diventato taciturno in famiglia. Il ragazzino non voleva parlare coi genitori di quello che accadeva a scuola. Alla fine il padre e la madre hanno scoperto tutto ed hanno denunciato i bulli. Adesso la Procura ha aperto un’inchiesta. La madre ha scritto su Facebook:

“Mi ha detto: mamma, sono giorni che un ragazzo molto più grande di me e i suoi compagni mi insultano perché sono nero. Vergognatevi”.

Anche altri amici dell’11enne sarebbero stati presi di mira dai bulli e sottoposti ad angherie. Secondo un rapporto dell’Istat pubblicato nel 2014, oltre la metà dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni ha riferito di essere stata vittima dei bulli nell’arco dell’anno precedente. Di solito i bulli offendono e picchiano. Sebbene la tecnologia sia molto diffusa tra i giovani, ancora il cyberbullismo non è così predominante come il bullismo tradizionale. Solitamente le azioni di bullismo calano con l’avanzare dell’età.

Telefono Azzurro e Doxakids hanno presentato l’indagine “Osservatorio adolescenti”, da cui emerge che gli atti di bullismo vengono compiuti prevalentemente a scuola o nel contesto sportivo. Molte vittime di bullismo, purtroppo, non parlano a nessuno dei loro problemi e, quindi, continuano a subire le vessazioni. Bisogna, invece, parlare coi propri genitori e segnalare i bulli. Genitori ed insegnanti devono sorvegliare continuamente i minori e scoprire la ragione di eventuali mutamenti del loro comportamento. Di solito le vittime di bullismo tendono a chiudersi in se stesse. A quanto pare, sono le ragazze le più propense a parlare coi genitori degli abusi subiti.