Novità sul progetto di liquidità condivisa e alcune offerte nostrane per nuove sfide al poker online
In questi giorni si sta riproponendo la questione annosa della liquidità del poker online, che permette ai giocatori di servirsi esclusivamente di player “statali” per giocare.
Nel caso italiano, così come nel caso di mezza Europa, i player del mercato nazionale che permettono di giocare a poker online sul.it fanno una fatica enorme a tirare avanti, ed è proprio per questo motivo che la proposta di liquidità condivisa da parte dei player del mercato francese è stata accolta non solo di buon occhio ma come una vera e propria liberazione per gli amanti del cash game.
Per i gestori dei principali siti nostrani – ad esempio SNAI.it – si tratterebbe non solo di poter offrire piattaforme aperte a tutti per nuove sfide al poker online, ma anche di poter proporre premi più sostanziosi e interessanti.
La proposta francese per giocare al poker online: non è tutto oro quello che luccica.
Lo spiraglio di luce intravisto con l’approvazione della legge denominata Projet de loi pour une République numérique (di cui si attende comunque la ratifica del Presidente della Repubblica Hollande, prima della definitiva entrata in vigore), però, potrebbe non essere sufficiente a garantire a un giocatore di poker online italiano la libertà che desidera.
Nonostante quanto affermato dall’articolo 95 della nuova legge francese – in pratica, qualsiasi poker room francese potrebbe aprire a player provenienti da qualsiasi poker room online appartenente a un Paese dell’Unione Europea – le notizie non sono esclusivamente rosee per i giocatori italiani.
Perché? Semplicemente per una questione di… tassazione.
La legge francese infatti tassa il poker online del 2% su ogni pot, mentre in Italia il cash game viene tassato al 20% sul rake lordo. Questo significa che, facendo le dovute proporzioni, il rake lordo in Francia sarebbe tassato fra il 35 e il 42% – fino ad arrivare, col cash game in particolari situazioni, a circa il 60%!
Praticamente, il doppio della tassazione attuale sarebbe la norma giocando in una poker room d’oltralpe.
Condividendo col sistema francese la possibilità di avere giocatori online, significherebbe dover unificare le legislazioni, o quantomeno il sistema di prelievi dello Stato. Considerando che, attualmente, lo Stato Francese ha un enorme guadagno dal poker online, certamente non sarebbe il parlamento francese a dimezzare le tasse ma dovrebbe essere l’Italia ad aumentarle: questo significherebbe, probabilmente, il crollo definitivo del poker online del sistema .it.
Quali scenari ad oggi per giocare a poker online, quindi? I cash game saranno sempre e solo sul .it?
Dal canto suo però, la Corte dei Conti francese, a fine ottobre, ha presentato undici osservazioni sul sistema di tassazione del gambling in Francia, e i punti salienti configurerebbero un vero e proprio colpo di scena sul progetto della liquidità internazionale fra Francia e Italia, nel momento in cui venissero accolti.
La magistratura contabile transalpina, infatti, ha giudicato del tutto fuori parametro la tassazione dei pot al 2% nel cash game, cosa che renderebbe il mercato poco appetibile non solo ai giocatori italiani, ma anche a quelli francesi, che sarebbero spinti a giocare su altre piazze dai guadagni più elevati, su piattaforme poco sicure e non ufficiali.
La Corte dei Conti di Parigi è un ente autonomo, utilizzato per sottoporre al Governo questioni tecniche da risolvere; in questo caso, le sue raccomandazioni si allineano con quelle dell’Arjel (Autorité de Régulation des Jeux En Ligne – l’Ente regolatore del gioco online, in pratica), che ha richiesto più di una volta una modifica sul prelievo fiscale francese.
Uno dei maggiori problemi riscontrati dalla Corte dei Conti francese relativamente alla tassazione del poker online è costituita dal fatto che le tasse, calcolate nel poker cash online con un’aliquota che si applica al fatturato e non ai margini di guadagno – come invece avviene in altre nazioni come Italia e Spagna – rende di fatto attualmente impossibile attuare il progetto di liquidità condivisa, che sarebbe però pianificabile nel momento in cui la legislazione francese cambiasse.
Quale esempio poter esaminare per creare una possibile legislazione condivisa che permetterebbe anche ai nostri player del poker online .it di poter aprire al progetto di liquidità internazionale e quindi a un gioco online condiviso?
Una soluzione potrebbe essere costituita dalla legislazione vigente sul mercato dei cash game d’oltremanica. Come funziona il poker online nel Regno Unito?
Il modello britannico previsto per i cash game è semplicemente un ibrido fra la tassazione del mercato francese e quello italiano: in pratica, in UK vige un mercato nazionale regolamentato con licenza che effettua un prelievo del 15% – come stabilito nella Gambling, License and Advertising Bill entrata in vigore il primo ottobre 2014 – direttamente sul rake.
Prendere in considerazione la modalità di tassazione inglese sarebbe un ottimo punto di incontro sia per il mercato italiano che per quello francese, e condurrebbe a una risoluzione senza dubbio più veloce della questione “liquidità condivisa”. Attendiamo comunque le eventuali modifiche alla Projet de loi pour une République numérique detatte dalle osservazioni della Corte dei Conti francese e intanto… continuiamo a dare un’occhiata al mercato interno del .it!
Quali offerte da uno dei maggiori player del poker online nostrano, ad esempio?
Offerte e promozioni per i cash game: ecco il poker online di SNAI.
In questi giorni, per nuove sfide a poker online SNAI mette a disposizione il bonus denominato Halloween Sales Week: da lunedì 31 ottobre a domenica 6 novembre, infatti, sono previsti ben 16 tornei di poker con buy in scontati anche del 100%, con un montepremi garantito di oltre 80.000 euro!
Ci sono poi i peculiari tornei di poker online Twister SNG (sit’n’go).
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