Duro colpo alla camorra inferto dalle forze dell’ordine. Nelle ultime ore è finito in manette Walter Mallo, boss che coordinava una combriccola di criminali alla periferia nord di Napoli
I carabinieri hanno fatto irruzione in un’abitazione dove Walter Mallo viveva coi suoi genitori. La casa è vicina all’appartamento dove l’uomo gestiva i suoi loschi affari e dove i militari hanno scoperto un vero e proprio rettilario: all’interno molti serpenti, tra cui un grosso pitone. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli, dietro richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti sia di Walter Mallo che di altri due ragazzi, membri del clan, ovvero Vincenzo Danise e Paolo Russo. I tre dovranno rispondere di associazione di tipo mafioso e di detenzione e porto illegale di armi, con l’aggravante della finalità mafiosa. Walter Mallo ha una lacrima tatuata sotto l’occhio sinistro, particolare che secondo i carabinieri testimonia l’attuale conflitto tra clan a Napoli. Una nota diffusa dall’Arma dei carabinieri recita:
“L’arresto ha permesso di evitare il proseguire dello scontro armato fra gruppi criminali del capoluogo campano”.
Mallo è considerato uno dei due responsabili dell’omicidio, avvenuto lo scorso 23 aprile, di due componenti del clan Vastarella, rinomato nel rione Sanità. Qualche giorno dopo, il giovane boss venne ferito a una gamba sulla tangenziale. Mallo viveva e delinqueva nel rione Don Guanella e, negli ultimi anni, si era rafforzato molto a scapito di altri clan. I carabinieri hanno trovato anche un grande pitone nell’appartamento che rappresentava il quartier generale del clan capeggiato da Mallo. Gli inquirenti hanno scoperto che Walter Mallo aveva letteralmente allontanato dal tale appartamento i legittimi locatari perché aveva bisogno di creare una base per le sue attività criminali. Recentemente Mallo è rimasto ferito proprio nel corso di un conflitto a fuoco tra bande rivali che imperversano a Napoli e provincia.
Il boss della nuova faida, alla fine, è stato arrestato. Era da tempo che le forze dell’ordine stavano cercando Mallo. L’arresto è avvenuto proprio in un giorno importante sul versante della sicurezza a Napoli, ovvero il giorno dell’incontro, presso la prefettura di Napoli, tra i ministri Alfano, Orlando e Giannini. Mallo era molto attivo anche sui social che sfruttava per minacciare i suoi antagonisti. Tra i post minatori c’è questo:
“La punizione al disonore non avrà mai fine, sarà sempre l’inizio”.
Walter Mallo ha sempre cercato di vendicarsi per la sua espulsione dal rione Sanità, dove ha trascorso gran parte della sua vita, dopo la morte del boss Pietro Esposito, a cui era molto affezionato. Walter non ha mai potuto perdonare la ‘cacciata’ dal rione Sanità. Per il giovane boss Esposito era come un padre e la sua morte lo fece stare molto male. In questi anni, dunque, Mallo ha cercato solo vendetta contro tutti quello che lo hanno emarginato, tentando di insediarsi nuovamente nel rione Sanità. Walter era un grande amico anche di Luca Ciotola, camorrista ucciso stamane nella sua casa. Ciotola commentò un post di Mallo, su Facebook, con queste parole:
“Sei una bella persona, porti luce e non porti ombra”.