Per rilassarsi e far calare la pressione sistolica e diastolica bisogna ascoltare la musica classica, in particolare le sinfonie di Mozart e Johann Strauss. La musica pop, ad esempio quella degli Abba, rende più agitati. La scoperta è stata fatta da un’equipe di studiosi tedeschi dell’Università della Ruhr, a Bochum, che hanno condotto la loro sperimentazione su 120 persone suddivise in due gruppi da 60 persone: un gruppo ha ascoltato musica per 25 minuti, l’altro nulla. Al termine del test, i ricercatori tedeschi hanno constatato che ascoltare musica aveva favorito la riduzione del ritmo cardiaco e della pressione sanguigna. Nel gruppo che non aveva ascoltato nulla, invece, non era stato notato nulla di rilevante.
Sembra però che a far diminuire maggiormente il livello della pressione sanguigna e il battito cardiaco sia la musica classica, specialmente quella di Mozart e Strauss. I volontari che avevano ascoltato canzoni degli Abba, invece, sembravano più agitati che rilassati.
Lo studio condotto negli ultimi tempi in Germania non fa altro che confermare ricerche svolte in passato, secondo cui la musica di Mozart fa bene al ragionamento spazio-temporale, ovvero quella capacità di risolvere problematiche che si presentano in determinati settori, come quelli dell’architettura, della matematica e dell’ingegneria. Tra gli studi più importanti condotti negli ultimi anni che hanno confermato la rilevanza dell’effetto Mozart c’è quello di Frances Rauscher e Gordon Shaw, ricercatori presso la University of California, ad Irvine. Dopo tale studio, infatti, sempre più persone, sia negli Usa che in tutto il mondo, hanno iniziato ad interessarsi alla musicoterapia. Anche personaggi importanti sono convinti che la musica di Mozart sia una vera panacea per il corpo e la mente. L’ex governatore della Georgia Zell Miller decise di regalare ad ogni neonato un cd contenente musica classica, convinto che tale musica sia un grosso strumento per incrementare l’intelligenza.
L’effetto Mozart e Strauss, dunque, è determinante per rilassarsi, essere meno agitati, ridurre la pressione sanguigna ed essere più intelligenti. Insomma, bisognerebbe far ascoltare tale musica anche ai neonati, proprio come pensò il buon Miller. Bisogna precisare che non ci sono ancora prove scientifiche sulla capacità della musica di Mozart di far aumentare l’intelligenza e rendere più reattivi. E’ stato però comprovato il suo effetto rilassante su bimbi e donne incinte. Con questo non si vuole assolutamente asserire che la musica classica sia migliore del pop e degli altri generi, ma è indubbio che un neonato si senti più sereno e sicuro ascoltando una sinfonia di Mozart rispetto a un brano degli Iron Maiden.