Morte Ilaria Boemi: 3 ragazze arrestate, cedettero Mdma alla 16enne
Svolta nelle indagini relative alla morte di Ilaria Boemi, 16enne trovata esanime, lo scorso 10 agosto, su una spiaggia di Messina. I poliziotti hanno arrestato 3 ragazze, accusate di aver ceduto ad Ilaria la dose letale di Mdma, droga sintetica molto diffusa tra i giovani.
Una ragazza messa in manette è ancora minorenne; un’altra, invece, è diventata maggiorenne da poco tempo. La terza arrestata, invece, era già accusata di aver ceduto, in passato, droga alla Boemi. La 16enne, lo ricordiamo, venne ritrovata senza vita sul lungomare Ringo di Messina. Gli inquirenti non hanno dubbi: furono le 3 ragazze a cedere Mdma a Ilaria, quella tragica notte.
Gli agenti della Squadra Mobile di Messina hanno individuato diverse persone e responsabilità riguardo alla morte di Ilaria Boemi. In particolare, sono state scoperte quelle persone che avrebbero trascorso con la 16enne le ultime due ore della sua breve esistenza.
Dallo scorso 10 agosto ad oggi, molti amici, conoscenti e parenti di Ilaria sono stati sentiti dagli investigatori nella Questura di Messina. Le indagini sono andate avanti ed ora si è arrivati, finalmente, a una svolta: si sta facendo luce sul decesso di una giovane che aveva tanto ancora da vivere ma è stata uccisa da una dose di Mdma, ceduta da 3 ragazze imprudenti che, probabilmente, non avevano a cuore la vita della loro amica.
Poco dopo il ritrovamento del cadavere della Boemi venne interrogato per molto tempo dai poliziotti un 39enne che condusse, con la sua auto, in spiaggia Ilaria. L’uomo confessò che la ragazza iniziò a sentirsi male dopo essere arrivata in spiaggia, precisamente dopo aver bevuto un po’ di birra, in cui, probabilmente, era stata mescolata Mdma. Il legale del 39enne, presente all’interrogatorio, disse:
“Mi sento molto serena e tranquilla per il fatto che il mio assistito, come aveva fatto già una prima volta, si è messo a disposizione degli inquirenti per una puntuale conoscenza della realtà dei fatti, e lo ha fatto con dovizie di particolari”.
Il 39enne avrebbe riferito agli investigatori di aver mai assunto droghe e di aver visto Ilaria sporadicamente, solo quando era insieme ai suoi amici. L’uomo ha anche evidenziato che è stato proprio lui a chiamare i soccorsi quando la Boemi ha accusato il malore ed è caduta per terra.
A stroncare Ilaria, lo ricordiamo, fu un mix di Mdma e birra. Il miscuglio fatale, probabilmente, non venne bevuto sul lungomare Ringo ma in un’altro posto (piazza del Popolo?).
Al momento del decesso, la 16enne era insieme a due ragazze, una maggiorenne e una minorenne, subito fuggite per la paura di ripercussioni giudiziarie. Subito gli investigatori iniziarono a compiere gli accertamenti e, in particolare, cercarono di scoprire chi avesse ceduto l’ecstasy mortale a Ilaria.
Successivamente alla morte della Boemi, il procuratore aggiunto di Messina, Sebastiano Ardita, dichiarò:
“La possibilità che la ragazza sia deceduta a seguito dell’assunzione di droga è una possibilità concreta mentre la possibilità che, viceversa, vi sia della droga letale in circolazione è soltanto un’ipotesi investigativa sulla quale stiamo lavorando. Se dovessimo trovare conferma a questa ipotesi avvieremo controlli anche con le altre procure che trattano casi analoghi per verificare se in Italia sta girando dell’ecstasy letale”.
Le indagini capillari hanno, finalmente, consentito di scoprire chi cedette droga a Ilaria. Complimenti alle forze dell’ordine!