Milano, egiziana getta figlie dalla finestra
Dramma sfiorato la scorsa notte a Milano, in via Giambellino, dove una trentenne egiziana ha lanciato dalla finestra del suo appartamento, al terzo piano di uno stabile, le due figliolette di 3 mesi e 6 anni; poi ha cercato, anche lei, di gettarsi ma è stata bloccata dai poliziotti. Per fortuna le bimbe sono state salvate dai vigili del fuoco, intervenuti sul posto prima che la donna compiesse il gesto tremendo. I vicini di casa dell’egiziana avevano chiamato le forze dell’ordine perché la donna aveva iniziato ad urlare e gettare dalla finestra vari oggetti. I vigili del fuoco, i poliziotti e gli operatori del 118 non hanno tardato ad arrivare. Subito i pompieri hanno posizionato un gonfiabile davanti al palazzo, in modo da ammortizzare la caduta delle piccole. L’egiziana, a un certo punto, si è sporta dalla finestra ed ha gettato le figlie, una alla volta: le piccole sono cadute sul gonfiabile e, quindi, non hanno riportato ferite. Solo tanta paura e molte lacrime. Non si conosce il motivo per cui l’immigrata abbia compiuto il gesto insano: adesso è in carcere con l’accusa di duplice tentato omicidio.
Secondo gli inquirenti, l’episodio è stato dovuto a una crisi di nervi della 31enne egiziana, che ha iniziato a gettare di tutto dalla finestra, come abiti e suppellettili. La donna è stata sottoposta a perizia psichiatrica per verificare le sue condizioni psichiche. Una mamma vittima di una crisi di nervi? Presto per dirlo, ma questa è attualmente l’ipotesi più accreditata. Poteva accadere una tragedia, ieri sera, in via Giambellino e invece tutto è andato per il meglio; le piccole godono di buona salute ma, purtroppo, dovranno fare a meno per un po’ della madre, che ha cercato di ucciderle. Probabilmente l’immigrata non voleva farle fuori veramente perché, si sa, certi disturbi psichici fanno compiere gesti tremendi. Ora l’egiziana dovrà spiegare ai poliziotti e ai giudici il motivo del suo comportamento. E’ veramente una mamma sull’orlo di una crisi di nervi che non riesce a sopportare il peso della genitorialità oppure c’è dell’altro? In questa storia si sono rivelati provvidenziali i vigili del fuoco: se non fossero arrivati in tempo e non avessero messo dei gonfiabili dinanzi al palazzo di via Giambellino, probabilmente ieri sera due bimbe avrebbero perso la vita. Onore ai vigili del fuoco che, ogni giorno, lavorano al servizio del cittadino, sacrificando spesso la loro vita per il prossimo.
Si è sfiorato l’ennesimo ‘figlicidio’ in Italia. E’ stato accertato che nel Belpaese è aumentato il numero delle vittime della madre. Insomma, ci sono sempre più madri killer. Perché? Beh, secondo esperti e psicologi una delle cause di tale fenomeno è rappresentata dalla crisi di nervi. E’ proprio al Nord che avvengono più ‘figlicidi’. Le regioni in cui, negli ultimi anni, sono finite in galera più madri per omicidio o tentato omicidio di uno o più figli sono Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. Quasi sempre, le madri assassine, dopo aver ucciso i loro figli, tentano di togliersi la vita. Tra i motivi che portano generalmente una madre ad uccidere uno o più figli ci sono quelli psicologici (ansia, stress, depressione etc.), quelli connessi al pessimo rapporto col partner, e quelli inerenti all’incapacità di sopportare la genitorialità (la madre non riesce ad accudire i figli, ad educarli, si sente stretta e vorrebbe tornare alla vita precedente alla gravidanza). Nella maggior parte dei casi, le mamme che vogliono togliersi di mezzo i figli ricorrono alle armi da taglio, al soffocamento e alle pistole; capita spesso, però, che si ricorre all’annegamento, ad armi improprie o al lancio dalla finestra, come ha fatto la trentenne egiziana. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che diverse madri hanno ucciso i figli indesiderati (ad esempio avuti da un uomo che non amavano, o frutto di uno stupro).