Milano: anoressica violentata nei bagni del Niguarda
Choc all’ospedale Niguarda di Milano. Una 16enne in cura per disturbi alimentari è stata molestata nei bagni da un 45enne
Quello che doveva essere un luogo di cura, per una 16enne anoressica, è diventato un vero inferno. Un 45enne, con precedenti per molestie, è stato messo in manette per aver violentato la minorenne nel bagno dell’ospedale Niguarda. La ragazzina è stata seguita dall’orco, che non si era fatto notare, fino in bagno e poi ha abusato di lei. La giovane dopo aver subito l’abuso, ha segnalato l’episodio al personale del nosocomio e alle forze dell’ordine. Il 45enne, nel 2002, era stato condannato a oltre 4 anni di reclusione per una storia simile: aveva abusato di una 18enne con problemi di mente. Dopo aver molestato la 16enne anoressica, l’energumeno è uscito dall’ospedale ma il suo volto è stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza e riconosciuto da un poliziotto del commissariato Greco Turro, che lo aveva arrestato 14 anni fa. Stavolta l’uomo è stato messo in manette dopo che un’agente, fingendosi una sua amica, gli ha dato un appuntamento al bar. Pare che prima dell’abuso ai danni della minorenne, al Niguarda, il 45enne avesse palpeggiato un’altra persona, nel medesimo nosocomio.
Un altro caso di femminicidio in Italia. Ogni giorno, nel Belpaese e nel mondo vengono abusate, offese e uccise troppe donne. Le tante campagne promosse negli ultimi tempi contro il femminicidio sembrano servire a poco. Non è un caso, del resto, che l’Onu abbia, l’anno scorso, richiamato l’Italia poiché ha fatto veramente poco per arginare la violenza di genere. Rammentiamo che uno degli scopi dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile è eliminare la violenza sulle donne e sulle ragazze entro il 2030. Purtroppo gran parte delle donne, nel mondo, sperimentano varie forme di discriminazioni e di violenza durante la loro vita. I dati sono allarmanti: più di una donna italiana su 3, tra i 16 e i 70 anni, ha subito almeno una violenza fisica o sessuale. A rischio sono specialmente le donne separate e divorziate e le disabili. Come fare per eliminare le violenze sulle donne? Beh, innanzitutto bisogna puntare sull’educazione nelle scuole, facendo capire ai giovani che bisogna rispettare il prossimo, senza distinzione di genere, razza, etnia, età, etc. Se tutti i ragazzi, nel mondo, afferrassero tale concetto saremmo già a buon punto.
Siamo stanchi delle violenze sulle donne. In Italia, ogni 12 secondi una donna viene sottoposta a violenze fisiche, verbali e psicologiche. E’ inammissibile. Tutto ciò fa aumentare il numero delle denunce. Il problema è che molte vittime delle violenze non denunciano gli abusi perché temono le reazioni degli aguzzini. Nel Belpaese le donne sono spesso vessate, maltrattate e uccise: una ogni due giorni perde la vita. E’ troppo. E pensare che l’Italia è uno dei Paesi in cui il fenomeno non è così dilagante! La nazione europea in cui la violenza contro le donne dilaga maggiormente è la Germania (350 donne uccise nel 2009); seguono Francia e Regno Unito.
In Italia, comunque, è necessario mantenere viva l’attenzione sul femminicidio e sullo stalking, promuovendo spesso campagne per sensibilizzare la popolazione sul tema delicato.