MEYER, BIMBO SALVO GRAZIE A ROBOT: FUTURO DELLA CHIRURGIA

Volete sapere qual è il futuro della chirurgia? Un avveniristico robot. Lo sanno bene i chirurghi degli ospedali toscani Meyer e Careggi che, ultimamente, hanno eseguito un intervento straordinario su un bimbo di 9 anni

 

Diversi medici del Meyer e del Careggi hanno compiuto, mediante un’innovativa tecnica robotica mininvasiva, un intervento di chirurgia urologica su un ragazzino di 9 anni.

Lorenzo Masieri, urologo del nosocomio Meyer, ha dichiarato: “Il robot ci ha permesso di fare questo intervento senza il classico taglio sul fianco. Il piccolo paziente soffriva di una malformazione congenita molto frequente in età pediatrica: la stenosi del giunto pielo ureterale. L’operazione è stata effettuata praticando dei piccoli fori sull’addome nei quali sono state inserite delle cannule che veicolano gli strumenti chirurgici. Abbiamo utilizzato invece l’ombelico per introdurre la cannula con l’ottica che ci consente un ingrandimento di immagine in 3D, dettagliatissima”.

La Toscana, dunque, si conferma come un’eccellenza nel campo della chirurgia. Solo un mese fa, a Siena, è stata effettuata la prima operazione alla tiroide con robot, grazie al quale il paziente non ha riportato cicatrici.

Il robot ha agevolato non poco il lavoro dei chirurghi del Meyer e del Careggi, visto che la stenosi ureterale è una patologia che bersaglia la zona tra la pelvi e l’uretere; quindi bisogna essere molto precisi quando si interviene chirurgicamente in tale zona.

“Il robot permette una grande precisione in tutte le fasi dell’intervento, in futuro lo utilizzeremo anche per bambini più piccoli”, hanno asserito i medici del Meyer.

Queste sì che sono belle notizie! Se la tecnologia si mette al servizio della medicina e della chirurgia c’è un grosso guadagno per l’umanità.