Secondo uno studio pubblicato martedì 1 settembre sulla rivista medica Molecular Psychiatry che dipende dal gruppo Nature, essere obeso o soffrire di sovrappeso a 50 anni potrebbe accelerare il morbo di Alzheimer. L’accelerazione sarebbe di 6,7 mesi per un aumento di un punto dell’indice di massa corporea (IMC), lo ha calcolato un gruppo di ricercatori statunitensi, canadesi e taiwanesi. I ricercatori hanno studiato per 14 anni quasi 1.400 persone “normali dal punto di vista cognitivo” che vivevano nella regione di Baltimore all’inizio dello studio sottomettendoli a regolari valutazioni neuropsichiatriche. Fra di esse, 142 hanno sviluppato il morbo di Alzheimer e gli studiosi hanno dimostrato che proprio a quelle che avevano avuto un IMC più elevato all’età di 50 anni si associava una apparizione più precoce della malattia. L’ IMC è la relazione fra la taglia ed il peso. Un indice superiore a 30 è considerato come indice di obesità nell’adulto. Per un indice situato fra 25 e 30, si parla di sovrappeso. L’invecchiamento è il fattore principale di rischio delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Anche il diabete influisce, l’ipertensione o la mancanza di esercizio. Secondo la OMS, ci sono 47,5 milioni di persone affette da demenza senile nel mondo, con 7,7 milioni di nuovi casi ogni anno.
fonte originale: http://www.laprensa.com.ni/2015/09/01/salud/1893802-la-obesidad-puede-acelerar-el-alzheimerE