Gabriele Mainetti debutta alla regia con “Lo chiamavano Jeeg Robot”, dopo aver firmato corti come “Basette” e “Tiger Boy”. La pellicola che vede protagonista Claudio Santamaria, nei panni di Enzo Ceccotti, ha entusiasmato Stampa e pubblico alla decima edizione del Festival del Cinema di Roma.
“Lo chiamavano Jeeg Robot” ha tutti gli ingredienti di un film perfetto. La pellicola è ambientata a Tor Bella Monaca, quartiere periferico di Roma, dove non è facile vivere. Enzo vive di espedienti, tra un furto e l’altro. Non è semplice vivere, anzi sopravvivere a Tor Bella Monaca. Enzo, un giorno, decide di lanciarsi nel Tevere ma finisce in un bidone pieno di materiale radioattivo. Quel materiale gli fornirà grandi poteri: Enzo diventerà il Jeeg Robot di ‘Torbella’.
La nuova opera di Mainetti è originale, una vera ‘chicca’ del cinema italiano. Il regista ha asserito relativamente al suo nuovo film: “Il mio è un film che prova ad essere molto diverso dagli altri, senza nulla togliere alle commedie o all’approccio autoriale. Cerca di attraversare un po’ tutti i generi e secondo me è figlio di una contemporaneità. Non ho voluto raccontare le avventure di un superuomo in calzamaglia, ma ho fatto il possibile per continuare a sospendere l’incredulità dello spettatore”.
Il protagonista del film è Enzo, interpretato splendidamente da Claudio Santamaria, che è dovuto ingrassare di ben 20 kg. L’attore ha asserito: “Da bambino per molto tempo ho guardato i supereroi, soprattutto Spiderman, che ho amato e odiato allo stesso tempo. Se avessi i super poteri entrerei in Parlamento e… a quel punto quello che succede non lo so. La ricerca del supereroe è un po’ come la ricerca di Dio, anche lui potrebbe essere un supereroe, visto che rappresenta il bisogno del nostro contatto col sovrumano”.
La nuova pellicola di Gabriele Mainetti arriverà nelle sale italiane il prossimo anno, a marzo, ed è certo che riscuoterà un grande successo.