L’esaurimento da lavoro esiste: tutto quello che si vuole sapere sulla sindrome da Burnout
Il lavoro può portare conseguenze anche abbastanza estreme e, nel peggiore dei casi, si può arrivare fino all’esaurimento. Si parla, nello specifico, di sindrome da Burnout e non tutti la conoscono anche se in molti ne soffrono.
Ecco, quindi, una serie di consigli per affrontare situazioni di questo tipo, in cui il lavoro porta all’esaurimento.
Sindrome da Burnout: cosa accade e perché
Almeno una volta nella vita tutti pronunciano una frase che collega esaurimento nervoso e lavoro. In molti pensano che tutto ciò sia solo un’esagerazione, ma non è così. La sindrome da esaurimento da lavoro esiste ed è un’ipotesi concreta e neppure tanto rara.
Che fare, quindi, in questi casi? Come si può affrontare una situazione di questo tipo e, soprattutto, è possibile evitare di arrivarci? Le risposte a questo tipo di domande sono molto importanti e devono essere date nel migliore dei modi possibili, perché solo così è possibile capire in che modo affrontare queste situazioni.
Cosa accade quando si lavora troppo sino ad arrivare a un punto di non ritorno? La guida in merito che si trova su Psico.it, uno dei portali di riferimento del settore, può essere estremamente utile.
In essa sono, infatti, contenuti non solo quesiti, ma anche risposte e soluzioni a un problema spesso sottovalutato ma che può portare con sé conseguenze anche abbastanza gravi.
La prima cosa che va sottolineata è che quando si parla di burnout da lavoro si intende che, in quel momento, la persona che ne soffre sta vivendo solo ed esclusivamente per lavorare. Questo accade soprattutto quando si svolgono delle mansioni che prevedono dei rapporti interpersonali e, quindi, si ha questa sindrome quando si fanno dei lavori costantemente a contatto con il pubblico o con i colleghi.
Nella guida di cui sopra si specifica che il tutto ha diverse fasi. Non ce n’è solo una e, soprattutto, a ogni frase corrisponde un diverso livello di burnout. Si inizia con il vivere per lavorare e si passa, poi, in una seconda fase in cui ci si rende conto che le proprie aspettative sono state tradite. Da lì parte, poi, un percorso che porta fino all’esaurimento. Fasi che possono essere quindi identificate con: entusiasmo idealistico, stagnazione, frustrazione e apatia.
Consigli per evitare il burnout da lavoro
Cosa fare, quindi, quando ci si trova in questa condizione? Spesso ci si sente inadeguati, sfruttati, non apprezzati e, quindi, si va in esaurimento. In molti casi subentra, appunto, l’apatia ed è questa sensazione che deve essere combattuta, proprio per cercare di non cadere nel baratro psicologico.
È, quindi, importante andare ad affrontare la situazione nel migliore modo possibile, così da riuscire a uscire dalle difficoltà che, inevitabilmente, finiscono per avere forti ripercussioni su tutta la sfera personale.
Non esistono consigli che possano essere validi per tutti. Si deve, quindi, cercare di trovare la soluzione migliore per quella che è la propria condizione. I consigli degli esperti sono, quindi, molto importanti perché possono riuscire a riportare il tutto sulla retta via.
La possibilità di avere dei problemi a lavoro è costante, ma quello che si dovrebbe sempre cercare di fare è non eccedere e non cadere in un circolo vizioso che, alla fine, arriva a sopraffare il soggetto. Ecco, quindi, che risulta importante andare a capire che ci si deve sempre fermare in tempo, così da non avere problemi ben più importanti.
Il burnout da lavoro deve essere affrontato subito, sin dalle prime avvisaglie. Non si può procrastinare, perché tutto ciò potrebbe peggiorare la situazione e non si dovrebbe mai arrivare a quel punto che potrebbe essere di non ritorno.