Legge di stabilità: Napolitano “è importante”, i governatori delle regioni contro Renzi

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Legge di stabilità: Per Napolitano è importante per la crescita, ma i governatori delle regioni attaccano Renzi.


Il governo ha appena approvato la legge di stabilità che il Presidente Napolitano definisce importante per la crescita, sia per quello che riguarda gli investimenti, sia per quanto riguarda la riduzione della pressione fiscale. Matteo Renzi continua ad attaccare le Regioni affermando che devono fare la loro parte perchè hanno cose da farsi perdonare. Allo stesso modo, secondo il premier, devono fare la loro parte anche i Ministeri. Renzi aggiunge anche che non ci sarà l’apertura della procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea sulla legge di stabilità. Nichi Vendola il Presidente della Regione Puglia replica alle accuse di Renzi dicendo che in effetti le regioni un errore lo hanno fatto ed è stato quello di aver consentito ai governi di saccheggiare le ricchezze dei territori. E’ scattato l’allarme soprattutto nel settore sanità quando ieri sono stati annunciati quattro miliardi di tagli nelle regioni.

Ad eccezione di Pittella, presidente della Basilicata, si sono schierati tutti i governatori. Roberto Maroni ha detto che se la legge di stabilità non viene modificata avrà ripercussioni drammatiche in Lombardia, dove si rischia la chiusura di 10 ospedali, l’aumento dei ticket e tagli a infrastrutture e trasporti. Renzi replica che potrebbe essere inaccettabile tagliare servizi sanitari, ma sarebbe auspicabile invece poter tagliare qualche asl ed eliminare qualche primario e vice primario.Il governatore del Veneto Luca Zaia ha affermato di non aver nessuna intenzione di aumentare le tasse ai suoi amministrati e quindi si vedrà costretto a impugnare la manovra davanti alla Corte Costituzionale.Il governatore della regione Toscana Enrico Rossi chiede di fare attenzione a distruggere un’infrastruttura come quella della sanità e avanza due proposte, chiede un contributo per le prestazioni sanitarie ai ceti medio-alti e chiede di andare a rivedere le pensioni d’oro. Stefano Caldoro il presidente della Regione Campania ricorda gli sforzi fatti dalla sua regione soprattutto in ambito sanitario e chiede che altrettanto venga fatto a Roma.

La vicesegretaria del PD Debora Serracchiani è ottimista, in quanto è convinta che si riuscirà a trovare un punto di equilibrio tra il Presidente del Consiglio e le Regioni. Pier Luigi Bersani si dice convinto che si aggiusterà in Parlamento ma è preoccupato per le regioni. Dal suo blog Beppe Grillo afferma che come al solito Renzi infila nella manovra la porcata della taglia sanità e sfida il premier ad andare in tv a dire la verità agli italiani cioè che la sua legge di stabilità scarica sulle spalle delle regioni quattro miliardi di tagli che si tradurranno in tagli alla sanità sulla pelle dei cittadini.