Molte aziende straniere hanno acquistato, negli ultimi anni, molti storici marchi italiani ma, in verità, anche qualche colosso italiano, come Lavazza, fa shopping all’estero
Lavazza ha rilevato Carte Noir, prestigioso marchio francese dell’industria del caffè. Colpaccio, dunque, della storia azienda torinese che mira a diventare il terzo colosso mondiale del caffè. dopo Nestlé e il gruppo Jde. Il fatturato di Lavazza, negli ultimi anni, è aumentato molto: nel 2015 si è attestato a 1,4 miliardi di euro (+8%) e si prevede che nel 2016 sarà ancora superiore e, salvo imprevisti, supererà 1,7 miliardi. Lavazza mira a raggiungere i 2 miliardi di euro entro il 2020. Obiettivo decisamente non proibitivo, visto il trend di vendite esaltante. Giuseppe Lavazza, vicepresidente della storica azienda torinese, ha dichiarato riguardo all’acquisto di Carte Noir:
“Un matrimonio perfetto che rende più forte il gruppo… la liquidità c’è e permette di fare altro”.
Lavazza, che ha un patrimonio netto di 2 miliardi di euro, ha nel mirino altre acquisizioni, di cui però non vuole parlare ancora. Il colosso vuole rafforzarsi ulteriormente e diventare un leader mondiale del caffè. L’azienda, però, non è ancora quotata in Borsa. Giuseppe Lavazza ha detto che la quotazione non è attualmente una delle priorità del gruppo. Non c’è, dunque, nessuna fretta. Vediamo, nello specifico, ciò che Lavazza ha acquistato in Francia: il rilevamento ha permesso all’azienda italiana di mettere le mani sui brand e le attività di Carte Noir in Europa, come il caffè in grani e macinato. Lavazza ha assicurato ai dipendenti francesi che non provvederà assolutamente a ridurre il personale, quindi niente licenziamenti in vista. L’accordo tra Lavazza e Carte Noir è stato concluso lo scorso 29 febbraio, dopo l’ok dell’Autorità francese della concorrenza e della Commissione europea. Antonio Baravalle, CEO Lavazza, ha dichiarato:
“L’acquisizione di Carte Noir unisce due aziende simili per storia, livello di margine e cultura della qualità. Allo stesso modo la complementarità dei rispettivi segmenti di consumo apre la strada a grandi potenzialità di sviluppo“.
Marco Lavazza, altro vicepresidente e cugino di Giuseppe, è fiero degli ottimi risultati e degli investimenti di Lavazza, e ricorda che nel 2017 verrà inaugurato il nuovo centro direzionale dell’azienda, a Torino.