L’Isis torna a minacciare Roma. Nelle ultime ore è apparso online un video intimidatorio che mostra diversi punti della Capitale, come l’Altare della Patria, San Pietro e il Colosseo con le bandiere nere dello Stato Islamico che sventolano.
Il video è simile a quelli diffusi online nei mesi scorsi, mediante Twitter, con cui veniva sottolineato che i miliziani dell’Isis sono in Italia e pronti a colpire. Anche il video postato nelle ultime ore fa riferimento alle ‘armate di Roma’, ovvero gruppi armati che, da un momento all’altro, potrebbero colpire, proprio come avvenuto lo scorso 13 novembre a Parigi.
L’Isis intimidisce Roma, dunque, e continua a fare conquiste in Libia. E’ notizia delle ultime ore, infatti, l’assoggettamento da parte dello Stato Islamico di Sabrata, città patrimonio dell’Unesco. Mai, finora, le milizie dell’Isis, da Sirte, erano arrivate così ad est, a circa 70 km da Tripoli.
Lo scorso 18 novembre, 5 giorni dopo gli attentati a Parigi, l’Isis affermò, mediante la sua rivista Dabiq:
“Chiediamo ad Allah di sostenere i mujaheddin contro gli agenti dei leader dell’idolatria e i crociati affinché la bandiera del Califfato non sarà issata su Istanbul e la Città del Vaticano“.
Il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, e il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, hanno raccomandato ai cittadini di non temere, visto che lo scopo dell’Isis e di portare terrore nella società occidentale. Il premier Renzi, invece, ha asserito:
“I terroristi vogliono ucciderci, e se non ci riescono cercano di farci vivere come vogliono loro. Stiamo intensificando ogni tipo di controllo”.
Il ministro Alfano ha ricordato che il rischio attentati a Roma e in Italia è allo stesso livello di Parigi ma non bisogna temere perché si sta facendo il possibile sul versante della sicurezza.
Monsignor Rino Fisichella, presidente del pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione, ha affermato relativamente al primo video dello Stato Islamico sulla conquista di Roma:
“Abbiamo visto le immagini di chi vuole mettere la bandiera nera sull’obelisco di piazza San Pietro. Non ci sarà nessuna bandiera nera sull’obelisco ma non ci sarà neanche una bandiera bianca in segno di resa…”.