Investire sul mercato Forex con le tecniche di scalping
Gli investitori che fanno trading, utilizzando una piattaforma online, sono detti trader, ma non tutti i trader adottano la stessa operatività e le stesse tecniche anche in ragione dell’orizzonte temporale. Per esempio, i trader che aprono e che chiudono le posizioni nella stessa giornata sono detti daytrader, ma ci sono anche gli scalper che sono quegli investitori che aprono le posizioni e che poi le chiudono dopo pochi minuti. Lo scalper segue una strategia di trading che, denominata scalping, mira a guadagnare nel brevissimo periodo sfruttando la volatilità e quindi le oscillazioni di mercato. Uno scalper, di conseguenza, non investe per esempio in azioni Nasdaq , ma in strumenti finanziari come i cross valutari sfruttando quasi sempre il leverage, ovverosia l’effetto leva.
Lo scalping, di conseguenza, è per sua natura un’attività di investimento che è altamente speculativa in quanto gli stop loss ed i livelli di take profit sono posizionati con una differenza di pochi pips rispetto al prezzo di apertura ed a fronte dell’uso di quote percentuali rilevanti rispetto al capitale da investire che si ha complessivamente a disposizione. Al riguardo c’è anche da dire che non tutte le piattaforme di trading online sono adatte per lo scalping in quanto le commissioni applicate dal broker possono erodere i guadagni.
In particolare, la piattaforma online ideale per lo scalping è quella che non prevede l’applicazione di commissioni percentuali ma fisse, pari a pochi euro o dollari, indipendentemente dal controvalore dell’operazione. In questo modo lo scalper ha sempre piena visione dei costi legati al trading e può sfruttare sempre al meglio le oscillazioni di mercato dell’attività sottostante anche attraverso l’effetto leva. Per esempio, lo scalper può investire 1.000 euro in leva sul cross euro dollaro con l’obiettivo di guadagnare o perdere al netto 50 euro nell’arco di pochi minuti.
E lo stesso dicasi per gli altri cross valutari a fronte dell’apertura e della chiusura di decine di operazioni durante tutto l’arco della giornata. Il guadagno di giornata, se effettivamente ottenuto, sarà dato dalla differenza tra i guadagni e le perdite conseguite da ogni singolo trade. Se le perdite avranno superato i guadagni al close dei mercati, allora lo scalper non avrà raggiunto i propri obiettivi in quanto, rispetto all’apertura dei mercati, avrà un capitale da investire complessivamente più basso a causa delle minusvalenze a cui è andato incontro.
Per massimizzare i guadagni, rispetto ai trade chiusi in perdita, lo scalper di norma fa leva non solo sull’influenza che hanno le notizie economiche, ma anche su alcuni indicatori di analisi tecnica che, sui cross valutari, sono in grado di misurare la forza del trend. Tra questi spicca l’Average Directional Index (ADX). Sviluppato nel 1978 da J. Welles Wilder, l’ADX è un indicatore che, utilizzato in analisi tecnica, viene calcolato in base all’andamento dei prezzi nel passato al fine di misurare quella che è la robustezza e la forza del trend in atto.
In termini numerici, la banda di oscillazione dell’Average Directional Index è compresa tra 0 100. Con riferimento al trend in atto, la tendenza viene considerata debole se l’indicatore si trova al di sotto di quota 20, mentre è da considerarsi forte tutte le volte che si trova sopra il livello di 40. Con la conseguenza che, in base alla forza del trend, lo scalper può decidere se aprire la posizione sullo specifico cross valutario oppure attendere nuovi segnali più attendibili su quello che potrà essere l’andamento futuro dei prezzi e comunque sempre nell’ottica del brevissimo periodo. Per maggiori info potete approfondire l’argomento sulle tecniche di scalping sul mercato Forex sul sito ForexGuida.com .