Inquinamento luminoso impedisce visione delle stelle: luci led dannose
Una volta, tanti anni fa, era emozionante, di notte, osservare le stelle e la Via Lattea. Oggi tutto ciò è quasi impossibile a causa dell’inquinamento luminoso. Pare che 3/4 degli italiani non riescano più ad osservare la Via Lattea per il bombardamento di luci artificiali. Basti pensare a città come New York per capire le dimensioni della problematica. Le luci artificiali non rappresentano un problema solo per animali e piante ma anche per l’uomo, visto che vanno ad irradiare le piccole particelle nell’atmosfera. Si viene a creare una sorta di scudo luminoso che ostacola la visione degli astri e delle stelle. Un vero peccato. Il dato emerge da uno studio condotto in Italia da un’equipe di ricercatori di fama internazionale, tra cui 3 italiani, Pierantonio Cinzano, Fabio Falchi e Riccardo Furgoni. La grana è pesante ma ancora gli esperti non sono stati in grado di individuare l’ampiezza degli effetti negativi dell’inquinamento luminoso. Neanche i led, che negli ultimi anni sono arrivati nelle nostre case, sembrano risolvere la problematica: eppure tali luci erano state considerate una soluzione a tutti i mali. Invece no, almeno stando alla recente analisi svolta dagli esperti. Dalle informazioni raccolte mediante i satelliti ed elaborate da molti pc è stato scoperto che Italia e Corea del Sud sono le nazioni più illuminate del G20, mentre Australia e Canada quelle meno irradiate. In Europa, le nazioni con meno inquinamento luminoso sono Norvegia, Scozia e Svezia. In tali Paesi, dunque, ancora si riesce bene ad osservare le stelle e la Via Lattea. Nel mondo, dunque, la situazione è grave perché in molte nazioni è quasi impossibile ammirare la bellezza degli astri. Fabio Falchi ha spiegato:
“Le informazioni contenute nell’atlante sono molto preziose, soprattutto ora che ci troviamo sulla soglia di una transizione mondiale verso la tecnologia led che, a parità di luce prodotta, potrà aumentare l’inquinamento luminoso nella parte blu dello spettro di un fattore tre“.
Le luci led, sempre più usate nel mondo perché fanno risparmiare e producono più luminosità, sono davvero sicure e rispettano l’ambiente? Sembra proprio di no, almeno secondo la maggioranza degli esperti. In tante città italiane, come Milano e Torino, l’amministrazione ha in mente di sostituire le vecchie lampade dei lampioni con i led per abbattere i costi e produrre più luce. Tali azioni produrranno effetti positivi? L’ingegnere aerospaziale e grande esperto in tema di inquinamento luminoso Diego Bonata ha spiegato:
“La sostanza è che al momento i led rappresentano già la migliore possibile in alcuni ambienti particolari come gallerie, pedonali, ciclabili, parchi, monumenti, residenziale, insegne, illuminazione decorativa. In questi casi specifici l’affermazione ‘alla lunga convenienti’ è sicuramente corretta, ma se si fanno i conti sull’illuminazione stradale pura, sulla vera vita di un impianto (25 anni), tenendo conto di tutti i diversi aspetti, allora l’illuminazione a Led è sempre perdente… Secondo me la scelta di questa soluzione rimane puramente politica e di immagine. Questo non vuol dire, per carità, che rispetto a soli 2 anni fa non si riescano ad ottenere risultati buoni anche con i led nell’illuminazione stradale, ma i costi restano tuttora maggiori a medio e lungo termine”.