I dati divulgati dall’Osservatorio sul precariato dell’Inps inerenti al primo semestre del 2015 dicono che c’è stato un boom di contratti di lavoro a tempo indeterminato. Sarà, ma nella realtà molti, troppi, italiani non riescono ad arrivare a fine mese per mancanza di un lavoro
Molte volte dubitiamo del fatto che i dati vengano elaborati sulla base dell’analisi di determinate realtà. Il premier Renzi non aspettava altro che un dato del genere per gongolare: “I dati diffusi dall’Inps dicono che siamo sulla strada giusta contro il precariato, e che il Jobs Act è un’occasione dal non perdere, soprattutto per la nostra generazione”.
I contratti a tempo indeterminato stipulati in Italia nei primi sei mesi del 2015, secondo l’Istat, sono stati ben 952.359 (+39% rispetto allo stesso periodo del 2014). Il dato, tuttavia, riguarda il settore privato e, certamente, non deve indurci ad esultare, visto che non si canta vittoria per un dato semestrale.