Il premier Renzi, nelle ultime ore, ha asserito che il prossimo anno abolirà Imu e Tasi per tutti, anche per chi possiede immobili di pregio, ville e castelli. Mai nessuno si era spinto così in là. E’ chiaro che una dichiarazione del genere ha fatto esultare molti; altri, però, hanno storto il naso
Il ministro dell’Economia, Carlo Padoan, è rimasto stupito dalle parole di Renzi, in quanto sa quanto è difficile mantenere una promessa del genere. Il problema è sempre lo stesso: quello della copertura dei tagli. Dove prendere i soldi che si prendevano con Imu e Tasi? Ieri, al Meeting di Rimini, Padoan ha sottolineato che quelle di Renzi sono belle promesse ma prima occorre fare qualche calcolo.
“Mi piacerebbe tagliare 50 miliardi di tasse domani, come molti mi suggeriscono, magari! Ma la vera questione è il finanziamento dei tagli, ecco perché serve un orizzonte medio-lungo, pari ad una legislatura”, ha affermato il ministro dell’Economia, davanti a tante persone. Padoan ha ricordato che bisogna aiutare le famiglie e le imprese sulle tasse della casa ma occorre anche intervenire sui redditi più bassi.
Padoan non nasconde che occorre al più presto mettere le mani su crescita e occupazione; insomma, bisogna adottare misure tali che possano far mutare i comportamenti delle famiglie e delle imprese. Se nessuno interverrà in merito, la crescita italiana sarà sempre debole. Le imprese, secondo il ministro, fanno aiutate perché sono il motore dell’economia. Va aiutato chi mette in gioco risorse proprie per generare lavoro e ricchezza. Padoan, dunque, invita Renzi ad essere un po’ più realista.