Impiegati Acireale Timbravano Badge Colleghi Assenti
Ancora furbetti del badge in Italia. Ad Acireale sono stati arrestati 3 dipendenti comunali nell’ambito di un’inchiesta sull’assenteismo
Oltre agli arrestati, i poliziotti di Acireale hanno sottoposto all’obbligo di firma 12 persone. 47, invece, i denunciati. Tutti i soggetti colpiti dalle misure cautelari devono rispondere di truffa ai danni del Comune e falsa attestazione di presenza in servizio sul luogo di lavoro.
I poliziotti hanno scoperto, dopo numerose indagini ed intercettazioni, una prassi fraudolenta e consolidata nel Comune di Acireale. In sostanza alcuni dipendenti timbravano diversi badge, anche quelli di colleghi che arrivavano più tardi in ufficio, o non arrivavano mai.
I soggetti finiti in manette nell’ambito dell’indagine diretta dalla Procura distrettuale di Catania sono Mario Primavera, Orazio Mammino e Venera Lizio.
Fondamentali per incastrare i furbetti del Comune di Acireale sono state anche le telecamere nascoste dai poliziotti nei luoghi di lavoro. Immortalati più volte impiegati che strisciavano anche i badge di colleghi assenti in ufficio. Pare che un impiegato, nell’arco di un anno, non si sia recato quasi mai in ufficio ma abbia percepito sempre lo stipendio perché risultava al lavoro. Una vicenda a dir poco disgustosa.
Le indagini sono state sospese quando un dipendente, nel momento in cui timbrava i cartellini dei colleghi, ha scoperto la telecamera piazzata dai poliziotti e l’ha rotta. Il gesto, comunque, è avvenuto quando gli inquirenti erano già venuti a conoscenza del comportamento truffaldino degli impiegati di Acireale.
Gli investigatori hanno reso noto che la prassi illecita ha riguardato un quarto dei dipendenti del Comune di Acireale.
Questa storia fa tornare in mente lo scandalo avvenuto a Sanremo, dove molti dipendenti timbravano il cartellino e poi uscivano. Ha fatto il giro del mondo la foto di un vigile che timbrava il cartellino in mutande.
L’assenteismo è una brutta piaga italiana che fa male sia allo Stato che ai cittadini onesti.