Per chi non sa come scegliere un lampadario vintage e vuole orientare la scelta su una illuminazione originale mantenendo uno stile retrò, senza scopiazzare soluzioni già viste, le lampadine a vista possono risolvere definitivamente il problema, oltre che contribuire ad aumentare i punti luce in casa, la direzione della luce artificiale e aiutare ad arredare con stile in base agli spazi, alla forma delle lampadine nude, al tono di luce scelto.
Illuminazioni interni: le lampadine a vista
Attualmente, le tendenze di design vintage e industrial chic per gli interni delle abitazioni hanno riportato in vita l’utilizzo delle lampadine a vista. Molte persone nutrono dei pregiudizi su questa soluzione e sostengono che non sia esattamente come scegliere un lampadario vintage. Eppure, anche i grandi interior designer sono concordi nell’affermare che sia una soluzione di grande effetto, in quanto darebbe la possibilità di creare delle composizioni originali.
In più, cosa da non sottovalutare, possono consentire all’utente di risparmiare sui costi dell’energia elettrica. In sostanza, non sono altro che delle lampadine nude e crude, le quali permetteranno con gli accorgimenti giusti in fatto di abbinamenti di trasformare questo semplice lampadario in vere e proprie protagoniste dell’illuminazione arredo.
Per usare al meglio questa tipologia di illuminazione, è bene scegliere la tipologia di lampadina preferita tra una vasta gamma di soluzioni che si possono trovare in commercio. Esistono molte forme, come ad esempio quella a bulbo, oppure le classiche di differenti dimensioni, addirittura non solo trasparenti, bensì colorate. Non solo: esistono ancora tutte quelle forme che richiamano lo stile vintage, in primis quella con il filamento a vista, sicuramente le più affascinanti e anche le più amate da tutti coloro che adorano l’arredamento industriale, ma non solo.
La scelta sarà cruciale, in quanto garantirà la presenza di elementi sobri ma allo stesso tempo eleganti e raffinati, come anche soluzioni ricercate e personalizzabili ottenute col minore sforzo e per risparmiare il più possibile. Ogni progetto di illuminotecnica con lampadine a vista è semplice da realizzare, però deve essere studiato in base alla tipologia di ambiente.
Idee per illuminare casa con le lampadine a vista
Ci sono varie combinazioni per fare luce in casa usando le lampadine a vista. Ad esempio, si possono creare dei lampadari usando i cavi e lasciando in sospensione le lampadine, in modo da trasformare subito il locale in un ambiente dall’atmosfera moderna. Ogni cavo scelto sarà in grado di fare la differenza al fine di arredare usando le lampadine nude.
Si può puntare su colori differenti, oppure vedere i materiali più adatti tra rame, gomma o tessuto intrecciato oltre ai classici neri. Si possono abbinare infine alle varie lampadine con bulbo a vista e lasciarli così, oppure realizzati inserendo i cavi in sostegni originali come tronchi, barre in metallo o addirittura oggetti di recupero.
Un lampadario per direzionare la luce su un’unica area, magari piccola, è uno spreco. Meglio creare un’unica lampada a sospensione, specialmente se è l’area lettura ad avere bisogno di illuminazione. Per illuminare l’angolo lettura in soggiorno oppure i comodini della camera da letto, si può adottare una soluzione minimal ma sicuramente di grande effetto, ovvero la lampada a sospensione con bulbo e cavo coordinato ai colori e allo stile dell’ambiente invece che più lampadine assemblate a creare un lampadario.
Una grossa lampadina con cavo fluorescente potrebbe essere perfetta in un ambiente monocolore, mentre per chi ama lo stile industriale, una lampadina con filamento a vista e un cavo in rame diventa il dettaglio che mancava per arricchire l’area di interesse.
Per chi invece ama mantenere uno stile minimal nella zona notte e nella zona giorno, una semplice lampadina attaccata con il filo nero è la scelta ideale. Tutto sta nel liberare il proprio spirito creativo e l’inventiva, adattando il tutto anche in base ai gusti e alle esigenze del momento.
Attenzione a due elementi, l’attacco e la tonalità di luce. Nel primo caso, si dovrà scegliere tra un attacco E27( detto anche attacco grande) o E14 ( attacco piccolo). In un secondo momento si potrà pensare se prendere tutte le lampadine di forma uguale o alternata tra quelle a globo, a pera, a tubo e ad ampolla. Importante anche il tono di luce: la luce blu, ovvero quella usata per produrre il bianco degli schermi del pc e dello smartphone, è nociva per la regolazione del ciclo sonno-veglia, quindi una luce fredda dovrà essere posizionata al di fuori dalla zona notte.
Per favorire la produzione di melatonina e addormentarsi subito la sera, meglio optare per una luce più calda e ambrata, come il colore della fiamma di una candela. Qualora si voglia illuminare uno studio o il living, si possono alternare le due cose per agevolare un rilassamento e un sonno sereno nell’angolo relax e migliorare la capacità di percepire i dettagli nelle zone di interesse.
Quali lampadine nude scegliere e quali accessori
Altro dettaglio cruciale per rendere efficiente l’illuminazione di casa con le lampadine a vista è proprio la scelta delle protagoniste: come già detto, ne esistono miriadi in quanto si passa dalle classiche lampade ad incandescenza alle lampade alogene a basso consumo, che costituiscono una variante, più evoluta, di quelle ad incandescenza, dai toni caldi e avvolgenti. Si possono usare anche delle lampade vintage, però anche lampade LED, le quali ormai sono simili il tutto e per tutto alle classiche lampadine Edison, con la differenza che sono a risparmio energetico.
Gli amanti del fai da te saranno entusiasti di creare da soli la composizione che più si adatta all’umore del momento, alle esigenze di luce e ai propri gusti. Tutto quello che serve sono portalampade in ceramica, plastica o metallo; starter e interruttori; reattori e stucchi portalampade.
Per quanto riguarda le composizioni vere e proprie, le lampadine nude possono essere semplicemente appese a raggiera in direzione dei punti da illuminare, come si può utilizzare un sostegno come una barra, un tronco o qualche oggetto di recupero come scale o vecchi accessori. In alternativa, esistono dei lampadari e delle applique che risaltano proprio la forma della lampadina in quanto studiati prendendo ispirazione dallo stile industriale.
Nota bene per tutti: le vecchie lampadine a incandescenza sono ormai fuorilegge, secondo una decisione da parte della Commissione Europea che nel 2012 ha deciso di mettere al bando allo scopo di diminuire le emissioni di CO2, permettendo la commercializzazione solo per i prodotti con tecnologie più avanzate come il LED e la fluorescenza. Il led ha una maggiore affidabilità e le lampade sono progettate per durare in media oltre le 15000 ore di funzionamento.
Questo significa che a fronte di un investimento iniziale maggiore, il risparmio in bolletta è visibile e si risparmia anche in manutenzione. Altro strumento che potrebbe servire, specialmente con le lampadine a vista, è il dimmer. In italiano si traduce in varia luce e sarebbe un dispositivo elettrico che ha la funzione di regolare la potenza erogata verso una sorgente luminosa. Si controlla quindi intensità luminosa della luce e la scelta della luminosità desiderata.